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Borseggiatori e aggressioni, centro storico assediato

Arrestati ieri a Venezia dei borseggiatori, ultimi di una lunga serie dopo le chiusure per il Covid. Problemi anche con la movida notturna

Infuria il fenomeno dei borseggiatori e delle aggressioni a Venezia. Mai così tante denunce prima delle chiusure per l’emergenza Covid. E, di notte, mai tanta violenza e voglia di sballo nei campi della movida.

I borseggiatori

Sette donne e due uomini sono stati portati in Questura in una sola mattina, ieri, mercoledì 5 luglio, dagli agenti della polizia di stato, con l’accusa di essere dei borseggiatori. Non hanno saputo fornire spiegazioni sulla loro presenza nelle aree della stazione ferroviaria Santa Lucia. E nella zona di piazzale Roma. Non avevano un biglietto di viaggio, e nemmeno la residenza a Venezia. Per tre di loro, il questore ha disposto tre fogli di via obbligatori. Ricordiamo che ne aveva emessi altri sette la scorsa settimana, durante un altro controllo. Più grave la posizione per altri due fermati di ieri. A questi il questore ha interdetto il transito nella aree del centro storico, dove maggiormente colpiscono i borseggiatori, protetti dalla folla.

I controlli e le associazioni di categoria

Anche l’arrivo di giovani poliziotti inviati dal nuovo capo di polizia ha consentito l’identificazione dei micro-criminali, autentica spina nel fianco per commercianti, esercenti, oltre che per i turisti. L’operazione risponde anche agli appelli lanciati nei giorni scorsi dalle associazioni di categoria di Venezia, per l’intensificazione dei controlli contro i borseggi. Ma anche contro furti e scasso. Al punto che il prefetto, Michele Di Bari, sempre nella giornata di ieri, mercoledì, ha assicurato al presidente dell’ASCOM, Roberto Magliocco, maggiori controlli nei fine settimana.

Il degrado notturno

Riguardo agli schiamazzi e alle risse notturne, il comune ha annunciato una stretta. Ossia, chiusura anticipata per locali che direttamente o indirettamente causano disturbo alla quiete pubblica. In ballo c’è molto di più se si pensa al soldato americano accoltellato alla schiena nella notte fra sabato e domenica, in campo Bella Vienna. Alcol, droga, forse anche razzismo, dato che il ragazzo era di colore, è stato il mix che ha fatto salire la tensione nel mondo della movida. I soldati hanno raccontato di essere stati aggrediti da una decina di sconosciuti. Le aree più calde sono sempre le stesse: Rialto, Campo S. Margherita, via Garibaldi e, a Mestre, via Manin.

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