Il Fatto

Boraso: gli stranieri devono avere un comportamento corretto

"Anche noi siamo emigrati in Argentina, ma bisognava avere un lavoro certo", questo è l'esempio portato da Boraso

Nuova puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” dal titolo “droga libera o repressione con nuove leggi?” Ne parliamo con Renato Boraso, Assessore alla Mobilità e tante altre deleghe del comune di Venezia, primario di psichiatria Pier Paolo Urbani che analizzerà anche gli effetti della droga sulla psiche umana, Giampaolo Conte ossia il responsabile del comitato di Via Piave e altre zone di Mestre, che lamenta un degrado importante in questa realtà veneziana.

I messaggi da parte dei telespettatori da casa ringraziano Renato Boraso e in parte non condividono le prospettive europee.

Luigi Gandi: “Così come abbiamo già nelle altre puntate discusso sulle case e i costi che comporterebbero sulle vite quotidiane delle persone comuni, per regolare casa o auto ai dettami richiesti.”

Perchè serve indirizzare le persone

Renato Boraso: “C’è una politica di fondo però se la prospettiva europea non tiene conto di quanto sta succedendo nel nord Africa, ci troviamo verso il caos. Ci sono persone che hanno bisogno di servizi, di essere indirizzate verso un lavoro regolare, una famiglia, un comportamento corretto e serio.

Anche noi siamo emigrati in Argentina e in America, ma c’era un disegno definito, bisognava avere un lavoro.

Si può non essere d’accordo su questo, per certi aspetti, ma non si scende in Australia se viene depositato un fondo di garanzia e non hai un lavoro certo.”

GUARDA ANCHE: Renato Boraso: il forte presidio sul territorio è necessario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock