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Bloccato il fenomeno apri e chiudi: arrivata la delibera

Gli artigiani contro i negozi che vendono paccottiglia sembrano essere un buon antidoto a giudicare dal centinaio di aperture di creatori di prodotti di qualità lungo le calli veneziane registrate in un anno a Venezia. Inoltre la delibera contro i falsi souvenir sembra aver stoppato il fenomeno dell'apri e chiudi

Le calli veneziane, soprattutto nell’area Marciana, si stanno rifacendo il look, dopo l’approvazione della delibera anti-paccottiglia. Al posto delle serrande abbassate, che il mondo ha guardato attonito durante le chiusure del Covid, sono comparse vetrine trendy. Le creazioni esposte sono frutto dell’inventiva di chi ama la manualità e la fantasia, sulla scia dell’artigianato secolare veneziano.

In un anno, hanno scommesso sulla qualità, in mezzo a souvenir Made in China, ben 122 negozi. Fra questi, 90 sorgono nelle aree tutelate, ossia marciana e rialtina.  Essi sono il frutto della delibera anti-paccottiglia, firmata dall’assessore al commercio di Venezia Sebastiano Costalonga.

Sebastiano Costalonga, Assessore al commercio di Venezia: “Sono in un bellissimo locale dei 100 che sono stati aperti dopo l’introduzione della nuova delibera anti-paccottiglia. Sono negozi fantastici, che seguono la delibera nella sua voglia di portare qualità e alta professionalità”

La parola ai commercianti

Artigiano, specialista in occhiali su misura: “Siamo un’attività nuova, siamo a Venezia da un anno. Io e il mio socio Marco produciamo occhiali su misura, con design molto particolari. Si tratta di un’attività che non è presente a Venezia e che si vede con una certa rarità in generale su tutto il territorio italiano. Siamo contenti perché Venezia ci ha offerto moltissime opportunità. Soprattutto, la calle ha ripreso a vivere come era una volta”

Artigiano, specializzato in abbigliamento personalizzato: ” Sono Marco Zengarini, ex sportivo professionista di speedskate. Lo sport mi ha fatto girare un po’ tutto il mondo. Dopo tanti anni di gare e mondiali ho deciso di tornare a casa con una nuova idea. Un piccolo angolo di 10 metri quadri, situato a San Marco, dove creo assieme a degli artisti delle scarpe, delle giacche. Recuperiamo, per esempio, un lenzuolo e ne facciamo una giacchetta, oppure prendiamo una classica scarpa e la personalizziamo in base alle richieste del cliente. Questo perché vogliamo dare al cliente un prodotto unico”

La delibera

La delibera è stata approvata il 26 aprile 2022 in accordo con la Regione Veneto e la soprintendenza e consente l’apertura soltanto a particolari tipologie di negozi, nelle zone tutelate. Il provvedimento interviene dunque sulle iniziative commerciali future e non ha valore retroattivo, e dunque chi ha aperto negozi con merce scadente può rimanere in attività. Ma se dovesse chiudere, non può trasferire la licenza ad un altro commerciante.

Un dettaglio, quest’ultimo, che è servito da deterrente ai furbetti che aprivano e chiudevano mantenendo merce, negozio e clienti e cambiando soltanto il titolare per non pagare le tasse. In un anno, soltanto tre negozi hanno chiuso e quelli rimasti sono rintracciabili dalla guardia di finanza nel caso non dovessero versare le imposte.

Sebastiano Costalonga: “Questi negozi che sono stati aperti prima dell’introduzione della delibera non vanno più bene a Venezia, stonano con le altre attività che vengono aperte. Quindi, dobbiamo solo aspettare che queste attività chiudano da sole e poi non potranno più riaprire perché dovranno sottostare alle nuove direttive della delibera”.

Intanto Venezia inaugura un nuovo itinerario turistico, quello per chi vuole fare shopping andando alla scoperta degli artigiani e delle loro splendide bizzarrie.

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