Nella prima diretta de “Il Fatto di Luigi Gandi” gli ospiti si sono trovati a parlare dell’ingresso a pagamento a Venezia, bollette e burocrazia. In particolare Adriano Battistuzzi parla dell’ingresso a pagamento a Venezia e del vero motivo per cui lo fanno.
Le parole di Adriano Battistuzzi
“Non è un problema di tutta Venezia, è circoscritto a delle aree ben precise quindi il progetto potrebbe riguardare proprio delle aree ben precise con altre forme di controllo, ripeto, non è facile risolvere un problema difficile, c’è da ragionarci su.
Ma se noi ci basiamo su quello che è successo con il famoso ZTL lo paghiamo a Fusina, lo paghiamo a Mestre, voglio dire, lo paghiamo anche nelle aree periferiche. E’ esonerato dallo ZTL soltanto la tangenziale, la bretella di collegamento con l’aeroporto e la bretella di collegamento con la Romea quindi è lì che ti viene il sospetto di dire che è solo una questione di soldi.
Perchè se mi SI dice che il tornello SI mette per Venezia circoscritto a qualcosa di preciso, già mi da fastidio ma ha una sua collocazione ma noi di Fusina paghiamo per andare a prendere in stazione a Mestre persone che poi se ne vanno subito perchè magari hanno l’albergo da un’altra parte. E’ lì che ti viene il sospetto di dire che stanno proponendo una cosa che di per sé potrebbe anche avere delle ragioni abbastanza accettabili e che poi però si scontrano con la realtà. Lo fanno solo per questioni di denaro e lo ZTL ce lo insegna.
Arriviamo a pagare 330 euro al giorno indipendentemente da quanti passeggeri ci sono a bordo quindi diventa anche difficile fare dei calcoli su cosa addebitare a chi. Poi se arrivi di sera paghi lo ZTL per il giorno che arrivi e poi lo ripaghi il giorno dopo. Sono sui 580 euro per due notti a Mestre perchè poi se vai a Venezia i costi aumentano e siamo noi quelli che anticipano questi soldi. ”
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