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Aikido: ecco le mosse base spiegate da Dino Marcuglia

Scorzè. L'istruttore Dino Marcuglia spiega le tecniche base dell'aikido, disciplina psicofisica giapponese.

Aikido è un’arte marziale giapponese praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali del Budō giapponese di cui principalmente: “ken” (spada), “jō” (bastone) e “tantō” (il pugnale). I suoi praticanti sono chiamati aikidoka.

Le finalità

La finalità dell’aikido non è rivolta al combattimento né alla difesa personale, pur utilizzando per la sua pratica uno strumento tecnico che deriva dal Budō, l’arte militare dei samurai giapponesi; l’aikido mira infatti alla “corretta vittoria” (dal fondatore chiamata: masakatsu) che consiste nella conquista della “padronanza di se stessi” (dal fondatore chiamata: agatsu, cioè la “vittoria su se stessi”), resa possibile soltanto da una profonda conoscenza della propria natura interiore.

Le basi dell’Aikido

Sono formate da proiezioni (Nage-Waza) e immobilizzazioni (Katame-Waza).

Le proiezioni principali sono:

  • Shiho-nage
  • Irimi-nage
  • Kaiten-nage
  • Kote-gaeshi

Shiho-nage: La forma di questa tecnica deriva dalla scherma giapponese. Richiede di ruotare facendo perno su un piede e ‘tagliando’ in una delle quattro direzioni cardinali.Questa tecnica di proiezione evidenzia i movimenti caratteristici dell’Aikido che sono la realizzazione fisica della base logica della pratica della spada. La ripetizione infinita di questo esercizio insegna in modo naturale i movimenti dell’Aikido. Può essere eseguita in Tachi-waza (entrambi in piedi), in Hamni-handaci-waza (uno in piedi e uno in ginocchio).

Irimi-nage: La caratteristica di questa tecnica consiste nell’uscire dalla linea di attacco ed entrare di fianco proiettando l’avversario con un movimento del Tandem.

Kaiten-nage: I movimenti dell’Aikido devono essere sempre veicolari, mai ad angolo, e devono essere sferici. Questa tecnica prende il nome dalla proiezione che subisce l’attaccante, rotolando in avanti come una palla. Non dovete dimenticare che l’Aikido è un’arte dinamica.

Kote-gaeshi: Torsione esterna del polso. Il movimento viene eseguito seguendo la naturale direzione del corpo dell’avversario, si ruota secondo linee che non procurano fratture o lesioni.

Le immobilizzazioni principali sono:

  • Ikkyo
  • Nikyo
  • Sankyo
  • Yonkyo

Ikkyo: In passato era considerata e insegnata come la ‘Prima Tecnica’ e da qui prende il nome. E’ la più importante delle quattro tecniche di base. C’è chi sostiene che nell’Aikido c’è appena il bisogno di imparare le altre tecniche se si acquista la completa padronanza di questa. Tutti i movimenti del corpo sono e devono essere completamente coordinati.

Nikyo: detta la ‘Seconda Tecnica’, è un esercizio per i polsi, i gomiti e le spalle. Benché si basi sui principi naturali delle articolazioni è molto dolorosa.

Sankyo: o ‘Terza Tecnica’, è un esercizio che lavora sulle articolazioni del polso e del gomito. Si basa su Ikkyo ed è composta dai movimenti delle articolazioni e dall’immobilizzazione del braccio. Le forme più tipiche sono in risposta ad un attacco di Shomen-Uchi (colpo frontale di spada), e Katate-tori (presa ad una mano), con la torsione del polso

Yonkyo: ‘Quarta tecnica’, è l’esercizio che causa più dolore tra tutte le tecniche dell’Aikido. Questa tecnica va inserita tra quelle che attaccano i punti deboli dell’avversario allo scopo di immobilizzarlo.

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