Il Fatto

Zoccatelli e Pettenò contro Zaia: “Va ripresa la battaglia”

Zoccatelli duro con Zaia: "ha tradito i valori originali". Pettenò: "Il paese ha perso dei treni storici da molto tempo"

Zoccatelli e Pettenò, in onda sul Fatto di Luigi Gandi criticano Zaia e la classe politica della Lega, rea di aver tradito i valori originali.

Luigi Gandi: “Mandatemi in onda l’inizio di Umago con il grande avvocato Fogliata, perché bisogna essere umili. Luigi, tuo padre era un idealista, una persona che ha lottato per i diritti del lavoro e della libertà. In Sardegna gli hanno dedicato dei murales. Tuo papà Ferruccio. Ricordati che il denaro è un mezzo, non un fine, passa, dopo non rimane più nulla, rimane il pensiero, la battaglia.”

La battaglia e l’indipendenza del Veneto

Palmarino Zoccatelli, Presidente di Veneto-Russia: “Va ripresa questa battaglia, fra le altre cose mi sono occupato del comitato per l’indipendenza del Veneto nel 2014 quando il Veneto approvò quelle leggi.”

Luigi Gandi: “Secondo te Zaia com’è su questo? Vieni anche dalla Lega”

Palmarino Zoccatelli: “Vengo. Però credo che l’attuale classe dirigente abbia tradito molti degli ideali originali sella Lega, soprattutto in Veneto, e lo dimostrano i fatti. Sono sei anni dal referendum sull’autonomia e cosa abbiamo ottenuto?”

Luigi Gandi: “Ma lui ha detto che ha cercato di farlo…”

Palmarino Zoccatelli: “Ma fatto cosa? Ma dove? Io non l’ho visto immolarsi, minacciare per questa causa, dell’autonomia. Una legge impantanata a Roma che non si sa quando vedrà la luce. E qua tutti dormono, pensano alle proprie battaglie personali all’interno del partito”

Dopo Zoccatelli, anche Pettenò si aggiunge

Pietrangelo Pettenò, Marco Polo System: “Ho firmato anche la mozione, primo firmatario era Foggiato, sull’indipendenza. Mi è costato qualche rimbrotto. Ma perché l’avevo firmata? Io sono convinto che questo paese ha perso dei treni storici da molto tempo. Perché nella grande discussione per la Costituzione si parlava anche di stato federale, cosa che poi si è persa per motivi che non stiamo qua a discutere stasera. Le regioni, quindi poi l’ordinamento, è di fatto una cosa incompiuta”

Luigi Gandi: “Tanto hanno da dire in Italia gli americani. Noi gli americani li abbiamo riconosciuti quella volta, quando gli inglesi li bastonavano. Loro si sono liberati dagli inglesi, sono diventati indipendenti. Adesso tornerò a fare politica e saremo in postazione alle prossime europee e alle regionali, e sarà un processo inevitabile perché dovranno passare tutti attraverso l’identità del popolo veneto, tutti, sinistra e destra. Ad esempio, la sindachessa di Rivoli la chiameremo e le chiederemo perché ha detto una cosa e ne hai fatto un’altra.”

Palmarino Zoccatelli: “Non solo, noi consegniamo alla sindachessa di Rivoli una memoria in cui si ricordavano i fatti di quel paese. Tutti si ricordano della battaglia, ma poi? Vogliamo ricordare della popolazione che rotolava i massi durante la battaglia sulle truppe francesi per favorire gli austriaci? Oppure dell’uccisione di una povera pastorella che i francesi buttarono giù dal precipizio? Vogliamo parlare degli altri uccisi in casa e delle chiese profanate? Vogliamo parlare degli abitanti della Val d’Adige conquistarono i forti nella zona del Ceraino?”

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