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Venezia: tra retate all’Arsenale e tuffi davanti alla Questura

Ennesima follia a Venezia: un altro tuffo in canale e tragedia sfiorata. Prefetto e questore hanno ordinato blitz e perlustrazioni a Venezia e Mestre. Alcune espulsioni, ma tanti tornano

Ennesima follia a Venezia: un ragazzo della Repubblica Ceca si è spogliato e poi tuffato lungo un canale di Venezia. Ha scelto con poca attenzione la zona però, ossia la fondamenta di Santa Chiara a poca distanza dallo Scalo Marittimo della polizia di frontiera.

Gli agenti allertati dai passanti sono accorsi in pochi istanti. Al giovane il Questore ha imposto un Daspo, ossia l’obbligo di lasciare la città.

L’efficacia del Daspo

I provvedimenti di allontanamento però non sempre funzionano.

Nel corso di un controllo congiunto di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza avvenuto nella serata di martedì 12 settembre nel quartiere di via Piave a Mestre, è stato trovato un cittadino straniero che si aggirava nei pressi della stazione, pur avendo già ricevuto un daspo urbano.

Espulsioni

I carabinieri di Chioggia hanno rintracciato un soggetto di origine marocchine irregolare sul territorio per il quale è stato emesso provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Venezia e un ordine del Questore di Venezia di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

Retata ai Bacini dell’Arsenale di Venezia

I carabinieri nella giornata di ieri inoltre, sono stati impegnati nei controlli dall’alba anche in centro storico, con l’elicottero e tre pattuglie del nucleo natanti. I militari hanno esplorato un edificio abbandonato ai Bacini all’Arsenale, dove vivevano in condizioni precarie otto stranieri, di cui quattro irregolari, tra cui un tunisino con precedenti per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali ed è stato espulso. Gli altri raggiunti da un Daspo.

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