Servizi Salute e benessere

Medici chiedono un collegamento con il Civile da San Giuliano

Se Mestre soffre il fuggi fuggi dei commercianti, Venezia assiste impotente a chi vivendo in terraferma fugge dai posti di lavoro in laguna per la fatica che impiegano a raggiungerlo soprattutto sentita la denuncia del presidente dell'Ordine dei medici di Venezia Giovanni Leoni

“Circa il 70% del personale medico-infermieristico che lavora all’ospedale civile di Venezia viene dalla terraferma. È un pendolarismo sanitario che si mescola a quello turistico e a quello di altre professionalità. Naturalmente il personale sanitario ha problematiche di attività anche in emergenza, notte e festivi e il problema della reperibilità”. Queste le parole di Giovanni Leoni, presidente OMCeO, Ordine medici ospedalieri.

Il problema dei trasporti

Il problema che pone il dottor Giovanni Leoni riguarda 500 sanitari, ossia i 2/3 dei 700 che lavorano nell’ospedale San Giovanni e Paolo a Venezia. Il viaggio quotidiano di andata e ritorno alla terraferma è massacrante per i tempi di percorrenza e per il fatto che si devono anche cambiare mezzi di trasporto.

A Piazzale Roma si arriva in auto o in tram o in bus o in treno, ma poi c’è un’altra mezz’ora di strada da coprire a piedi, per chi vuole mantenersi in forma, o con i mezzi Actv. Questo quando i mezzi ci sono, ossia di giorno. Di notte invece si tratta di un lavoro, quello dell’ospedaliere, spesso legato a turni notturni e raggiungere l’ospedale diventa massacrante. Meglio arrivare in auto, data la diminuzione delle corse di notte, e dunque il parcheggio più utile si trova alla Marittima a 5 euro al giorno. Non c’è da sorprendersi se dopo alcuni anni la gente se ne va.

Il terminal turistico a San Giuliano a favore dei medici

Il tema non è di questi giorni, ma è riemerso perchè la giunta Brugnaro sta penando ad un terminal turistico a San Giuliano per sgravare Piazzale Roma. In cui troverebbe spazio anche un collegamento con il civile, progetto che la CGIL osteggia e, anzi, accusa l’Usl Serenissima, che avrebbe provato a testare il personale su un eventuale collegamento tra la punta e l’ospedale, di avallare la proposta di Ca’ Farsetti. ai medici, invece, l’idea piace.

“È possibile anche utilizzare il pontile di San Giuliano, in ipotesi, anche per quanto riguarda l’accesso all’ospedale civile. Un ripristino della vecchia linea ospedali. Naturalmente le linee devono essere parametrate su quelli che sono gli orari di entrata e anche di uscita del personale medico-infermieristico.”

La questione dei parcheggi

Già che c’è, l’ordine dei medici ricorda la necessità di parcheggi dedicati a Piazzale Roma, altrimenti la fuga è inevitabile. E con la riduzione dei camici bianchi in generale il futuro si fa fosco. “È auspicabile avere posi dedicati per quanto riguarda il parcheggio a Piazzale Roma, costantemente per poter dare la possibilità di fare un lavoro adeguato anche ai nostri colleghi. Altrimenti sempre meno persone avranno intenzione di lavorare in laguna e troveranno situazioni più agevoli a pochi chilometri in terraferma e il problema del ripristino del personale aumenterà vertiginosamente” afferma Giovanni Leoni.

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