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Bollette da incubo in arrivo: la denuncia di ADICO

Bollette da incubo a Venezia e nel Veneto. Sta emergendo un allarme legato all'eliminazione dei contratti di luce e gas tutelati. La denuncia è del Movimento Consumatori Adico

Parte male la deregulation, o meglio l’abolizione dei contratti di maggior tutela, per quanto riguarda le bollette. Questo perché stanno arrivando importi da incubo.

Denunce all’inganno delle bollette

La denuncia è del movimento consumatori ADICO del Veneto, la cui sede a Mestre è stata presa d’assalto da utenti disperati. L’ultimo caso, racconta l’associazione, è di un utente del trevigiano che ha subito un aumento del 305% sull’ultima fattura del gas. L’utente aveva goduto fino alla precedente bolletta di tariffe vantaggiose, spesso a prezzo fisso, perché l’esistenza del mercato tutelato induceva le società a tenere basse le tariffe per reggere la concorrenza.

Ora, invece, alla scadenza dell’offerta (si badi bene, non del contratto ma dell’offerta, che solitamente dura un anno) se il cliente non si affretta a rinegoziare i termini, la società applica le quotazioni di mercato più alte.
Salvo poi, dopo il primo salasso, proporre nuove promozioni per le bollette successive.

Garofolini di ADICO richiede interventi celeri

Carlo Garofolini, il Presidente del movimento consumatori ADICO del Veneto, afferma: “Da qualche periodo a questa parte ADICO sta denunciato come sempre più famiglie e persone si rivolgono ai nostri uffici perchè gli arrivano bollette del gas, in particolar modo, esorbitanti. Persone che si son trovate da poche centinaia di euro, a pagare oltre 1000-1500 euro di bolletta. Una situazione che bisogna assolutamente arginare.”

“Denunciamo come l’atteggiamento di alcune compagnie, alla scadenza dell’offerta, applicano delle tariffe inverosimili, improponibili. Dobbiamo assolutamente intervenire e costringere questo sistema a farsi garante di un comportamento corretto e costringere il gestore a far sottoscrivere le nuove offerte ai clienti. Non a limitarsi solamente a comunicarle per posta semplice qualche mese prima alla vigilia della scadenza.”

Gli oneri delle società elettriche e i loro limiti

Per evitare il notevole importo basta controllare quando scade l’offerta. Sì, perché l’azienda non è tenuta ad avvisare con una raccomandata o una PEC e per questo ADICO chiede l’introduzione di quest’obbligo. Le società, infatti, contattate dall’ADICO, dichiarano di aver inviato l’avviso della scadenza all’utente tramite posta normale, ma di considerare valido il silenzio assenso quando, invece, i consumatori dovrebbero sottoscrivere la presa a visione.

Garofolini: “Oggi mancano delle leggi serie ed efficaci che vadano a colpire chi speculi in questo fenomeno a danno delle famiglie sempre più in crisi e indebitate anche per scaldarsi”

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