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Lavoratori in pericolo: irregolari 80 cantieri edili su 100

Riflettori puntati sui cantieri edili spuntati come funghi per effetto del bonus facciate nel corso del 2023. Dai controlli a sorpresa effettuati dai carabinieri emergono risultati inquietanti

 Nel 2023, un’allarmante indagine dei Carabinieri ha rivelato che oltre l’80% dei cantieri edili nella Città metropolitana di Venezia risultavano non conformi alle norme di sicurezza. I militari, in collaborazione con gli ispettori del lavoro, hanno condotto blitz mirati. Hanno svelato gravi irregolarità nei luoghi dove impalcature, trasporto di materiale pesante e cavi volanti mettevano a rischio la vita dei lavoratori.

Le violazioni e le inchieste in corso

Le violazioni contestate comprendevano il rischio di caduta dall’alto, l’irregolarità dei ponteggi, il rischio elettrico, l’omessa fornitura e utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale), organizzazione e viabilità inadeguata dei cantieri, oltre alla mancata protezione da investimento per caduta di materiali dall’alto.

Numerose omissioni riguardavano anche la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la formazione e informazione degli stessi, la redazione del documento valutazione rischi, del piano operativo di sicurezza e del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi.

La gravità della situazione ha portato alla temporanea chiusura di sedici cantieri, in attesa del ripristino delle misure di sicurezza richieste dalle norme. Inoltre, sono emerse pratiche illegali nell’assunzione di manodopera, con due lavoratori in nero e numerosi assunti “in grigio”, ovvero pseudo artigiani pagati parzialmente in regola e parzialmente fuori busta.

Il pericolo si estende in altri settori

Il problema non si limita ai cantieri edili, ma coinvolge anche aziende del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona. Su 350 imprese controllate in dodici mesi, ben 280 sono risultate irregolari. Le violazioni includono oltre un migliaio di casi in materia di sicurezza, 35 addetti in nero, 25 in grigio e 200 datori di lavoro denunciati. In risposta a questa emergenza, 65 imprese sono state costrette a chiudere temporaneamente.

Il governo e le autorità competenti sono ora chiamati a prendere misure severe. Ciò per garantire la sicurezza sul lavoro e porre fine a pratiche illegali dilaganti nel tessuto imprenditoriale della regione.

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