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Un’altra ondata di maltempo prevista per martedì 21

Il Veneto si prepara a un martedì tempestoso con rischio di allagamenti e esondazioni. L'allerta per i fiumi rimane alta, nonostante gli interventi di consolidamento arginale effettuati negli anni

Sarà un martedì di temporali, grandine e altre bombe d’acqua quello che attende il Veneto.

Ancora rischio maltempo martedì 21 maggio

Rimane, dunque, l’allerta per i fiumi, già provati da due intense perturbazioni, dati i nubifragi che ci si attende a partire dalla notte di lunedì 20 maggio in tutto il Centro Nord. In particolare, il 21 è prevista pioggia abbondante e anche grandine su Liguria, Toscana, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e sul Veneto. Si temono allagamenti improvvisi e nuove esondazioni.

Secondo Antonio Sanò, fondatore de ilmeteo.it, inoltre, anche mercoledì 22 sulle regioni settentrionali il tempo sarà instabile: il mattino relativamente soleggiato, ma il pomeriggio ci saranno nuovi temporali con grandine, questo manterrà alta l’allerta per i livelli dei fiumi. In particolare, in queste ore il Po sta attraversando una fase di criticità idrogeologica di livello arancione, mentre nel Veneto orientale e nel basso Brenta è stata diramata l’allerta gialla.

Gli investimenti per la sicurezza idrogeologica della Protezione Civile

Le parole di Giampaolo Bottacin, assessore alla Protezione Civile del Veneto: “Martedì ci sarà un altro evento sicuramente meno importante rispetto a quelli che abbiamo avuto nelle ore scorse. Il Veneto è caratterizzato da fiumi pensili, questo vuol dire che il livello dell’acqua, quando il fiume è in piena è più alto rispetto al piano campagna. Quindi, fintanto che quel livello non si abbassa, c’è sempre il rischio della rottura arginale.”

“È evidente che noi speriamo che questo non accada, anche perché abbiamo investito 400 milioni di euro in consolidamenti arginali quindi diaframmature, sistemazione arginali e rialzi arginali nel corso di questi anni. L’abbiamo fatto dando la priorità alle zone in cui ci sono le maggiori esposizioni, cioè partendo da dove ci sono i centri abitati più importanti.”

GUARDA ANCHE: Bomba d’acqua in Veneto: saltano dieci argini

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