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Un padiglione della Biennale a Forte Marghera

La Biennale d'arte di Venezia si estende fino a Forte Marghera, dove opere di Nedda Guidi debuttano. Il sindaco Brugnaro celebra l'importanza culturale e storica di Venezia

Tra i vari padiglioni della Biennale d’arte di Venezia, è presente quello situato a Forte Marghera. Il sito si trova tra Via della Libertà e il Parco San Giuliano. È un forte storico destinato a ospitare eventi e Progetti Speciali volti alla valorizzazione del patrimonio culturale e del patrimonio storico militare.

A Forte Marghera, la città di Venezia diventa vetrina nazionale

Il Progetto Speciale di quest’anno, a Forte Marghera, si è tenuto negli spazi della polveriera austriaca. Questa mattina, ha avuto luogo la presentazione dell’esposizione dedicata a una serie di opere della ceramista Nedda Guidi, opere che verranno esposte per la prima volta all’Esposizione internazionale d’arte di Venezia.

Alla presentazione, tra gli invitati, era presente il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Le sue parole: “Sono giorni molto faticosi perché, chiaramente, la città vissuta dal mondo intero è una vetrina non solo per noi stessi, ma per tutto il Paese. Per questo motivo, l’Italia può, per adesso, essere fiera di Venezia. Stiamo facendo una bella figura.”

“Inoltre, nello stesso periodo c’è il Vinitaly e c’è anche la settimana del design a Milano. C’è una forte integrazione di persone sulla Biennale. Questo è utile soprattutto per Venezia e per questo siamo ben contenti: il Paese fa sistema.”

“Il leone di Venezia ha due zampe sull’acqua e due zampe sulla terra, indica lo stato del mare e lo stato della terra. Venezia è stata così grande, proprio perché aveva il suo entroterra: la laguna.”

“Qui siamo a Forte Marghera che è uno dei luoghi militari che proteggeva la città di acqua dalle invasioni e dai vari attacchi. Io spero che piano piano i turisti, e a seguire il mondo intero, vogliano conoscere e capire bene Venezia e la sua storia che arriva fino ai monti, per cui fino a Forni di Zoldo, dove si forgiava il ferro per denaro.”

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