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Turismo inghiotte Venezia: tutti in piazza

Quella di ieri è stata però anche la giornata della protesta in difesa della città di Venezia. Tanti veneziani hanno riempito Campo Sant'Angelo per chiedere il rifinanziamento della legge speciale e ascolto su come spendere i fondi.

Venezia e i veneziani non hanno soltanto bisogno che la legge speciale per la città venga rifinanziata, a cinquant’anni dalla promulgazione della prima legge, ma vogliono anche essere ascoltati su come spenderli. Domenica si sono riunite molte tra le associazioni della città, e casa, lavoro, ambiente, turismo, sono i temi attorno a cui sono ruotati gli interventi.

Protesta sul turismo a Venezia

Fortissima è apparsa la preoccupazione che per Venezia ormai il destino sia segnato, se non si riparte dal ripopolamento e da una gestione del turismo che non distrugga i rapporti sociali.

Intervento di un manifestante: “i problemi del turismo di massa sono destinati ad aumentare, perchè dalla Cina, dall’India e da altri paesi, il turismo aumenterà e tutti coloro che verranno in Europa vorranno venire a Venezia. il fatto è che se il turismo non crea un’economia circolare e da i suoi benefici ai cittadini, anche in senso di benessere e qualità della vita, non è un buon turismo”.

A sostenere la protesta anche molte botteghe che hanno esposto nelle loro botteghe i volantini che pubblicizzavano la manifestazione. Per i temi caldi della città, sono venuti dalle Isole, dai sestieri e dalla terraferma, perchè dei fondi, che per ora sono tutti calamitati per gran parte del Mose, c’è bisogno in tutta la città, di mare e di terra.

Coinvolgimento di terraferma e mare

Intervento di un manifestante: “ognuno oggi ha portato il suo cartello, la sua voglia di partecipare, la sua voglia di dire la propria. perchè vogliamo essere coinvolti nella salvaguardia dell’ambiente in cui abitiamo. che sia Venezia, Viale San Marco, Marghera, Favaro, nelle isole della laguna. siamo in tanti, da tutto il Comune di Venezia.

Non sono mancati manifestanti dal quartiere di Marghera. Una città nella città, dove la forte industrializzazione, seguita da un altrettanto veloce de-industrializzazione, ha distrutto un mondo senza ricostruirne uno nuovo. i capannoni abbandonati sono rifugio del disagio sociale, mentre gli alloggi rischiano di essere inghiottiti dal turismo, come in tutto il resto della città.

Intervento di un manifestante: “siamo in campo anche noi oggi, da Marghera, per portare la voce della terraferma. una terra spesso dimenticata, fragile come Venezia. sono città con esigenze diverse, anche se terre vicine. ma legate sempre di più da un destino connesso alla nomenclatura turistica.

GUARDA ANCHE: Venezia: il problema del turismo “mordi e fuggi” e moto ondoso

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