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Tragedia del bus, Zaia: “siamo preoccupati per cinque feriti”

Tutte le ipotesi sono ancora aperte e tocca alla Procura fare chiarezza. Sentiamo il racconto di queste ore tragiche e drammatiche dallo stesso Luca Zaia

In questo momento gli occhi sono tutti puntati sugli ospedali che hanno accolto i feriti sopravvissuti alla tragedia del bus caduto da quindici metri d’altezza dal cavalcavia di Mestre e poi dal fuoco partito presumibilmente dalle batterie dell’alimentazione elettrica e sui familiari.

Tragedia del bus

Luca Zaia oggi si è recato all’ospedale dell’Angelo dopo aver annullato tutti gli impegni della giornata in segno di lutto e ai giornalisti che lo attendevano all’esterno ha prima di tutto spiegato come il nosocomio si è organizzato per accogliere i parenti dei feriti e dei deceduti.

Il commento di Luca Zaia

“Abbiamo attivato anche un centro di ascolto e di supporto psicologico, come si conviene in questa situazione. Questa tragedia impone veramente uno sforzo non indifferente anche sul fronte della mediazione linguistica visto considerato che abbiamo cittadini croati, tedeschi, spagnoli, francesi e ucraini. E’ veramente una situazione assolutamente pesante.

Considerate che adesso abbiamo da un lato il tema del riconoscimento delle vittime e dall’altro quello di occuparsi dei pazienti. Ringrazio i medici, non solo quelli che erano in strada questa notte, ma anche coloro che sono negli ospedali e che sono rientrati in turno. Ad esempio a Treviso abbiamo svuotato il pronto soccorso e abbiamo dirottato pazienti”, ha dichiarato il Governatore del Veneto Luca Zaia.

I feriti

Sulle condizioni dei feriti Luca Zaia si è dichiarato particolarmente preoccupato per una bimba di tre anni con gravi ustioni.

“È stato autorizzato il lutto regionale per tre giorni. Abbiamo ancora 15 pazienti tra i feriti. Ci preoccupano 5-6 persone gravi gravi e ricordo che abbiamo due bambine di 3 anni e il fratellino di una delle due, che ovviamente sono ricoverati. I pazienti sono ricoverati su cinque ospedali che sono: Mestre, Treviso, Dolo, Mirano e Padova”, ha detto il Presidente Zaia.

La dinamica

Ora si apre la fase dell’accertamento della dinamica che è in mano alla Procura veneziana e per il momento c’è spazio soltanto per le ipotesi.

“Tutto fa pensare a un malore, però è prudente non avanzare ipotesi o usare il condizionale il guasto tecnico piuttosto che altri fattori. L’autobus è elettrico e da quello che ci risulta e siamo davanti a una macchina che è del 2022 e l’autista è una persona esperta, per bene, super referenziato; per cui si tratterà veramente di capire la dinamica.

Spero che le immagini delle telecamere in strada, quella in autobus, se si sono salvate le immagini, e le testimonianze ci aiutino a capire cosa sia successo. Non ricordiamo quel tratto come un tratto di strada degli incidenti. Tra i feriti ci sono almeno quattro pazienti che possono parlare, uno dei quali anche i rianimazione” ha concluso il Presidente Zaia.

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