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Tassa di sbarco a Venezia: potrebbe raggiungere i 2,50 euro

Prime congetture sulla tassa di sbarco che potrebbe raggiungere i 2,50 euro in media per chi arriva in nave in treno in camion o in aereo

Applicazione graduale, a partire da croceristi e dai giornalieri. Il sindaco di Venezia ancora non parla della tassa di sbarco e preferisce attendere per scaramanzia l’approvazione della manovra finanziaria della Camera, ma i criteri con cui sarà applicata per costringere il turismo mordi e fuggi a dare il suo contributo alla salvaguardia della città sono già noti. Saranno tassati coloro che arrivano sopra imbarcazioni. 

Si partirà applicandola ai turisti più facilmente raggiungibili, come i giornalieri in arrivo da Punta Sabbioni o dalle spiagge con i lancioni turistici. O i croceristi che sbarcano alla Marittima. E poi si passerà ai turisti in arrivo in treno, in auto e probabilmente anche in aereo.

Quello che rimane da definire è il come sarà riscossa questa tassa. Non si parte però da zero, perché un planning della possibile tassa di sbarco esiste già e lo stesso Brugnaro ha sempre ripetuto che, se fosse arrivata, sarebbe stata alternativa all’imposta di soggiorno.

Si ragionerà, si ipotizza come già per la tassa di sbarco adottata nelle piccole isole in altre regioni, per «sostituti d’imposta». Saranno cioè le compagnie di crociera per quanto riguarda i croceristi, i proprietari di lancioni, e, ad esempio, le compagnie dei bus turistici o le Ferrovie dello Stato per quello che riguarda i turisti giornalieri che arrivano a Venezia in treno, a dover occuparsi di chiedere il sovrapprezzo per lo sbarco in laguna ai loro passeggeri e poi a doverlo girare al Comune tramite convenzioni.

Le esenzioni sono scontate per residenti, lavoratori e studenti e i turisti che alloggiano negli alberghi e che già pagano da 0,50 a 5 euro a notte secondo la categoria. Non si sa invece nulla su un ticket di cui si parla molto quello per entrare in Piazza San Marco.

Sono stati invece annunciati per il 2019 i conta persone per il controllo dei flussi. Riguardo gli introiti il comune ha già fatto i conti denunciando 41 milioni di extra costi legati al mordi e fuggi e se i 21 milioni di turisti versassero una tassa di sbarco di 2,50 euro l’uno verrebbero raccolti 50 milioni di euro.

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