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Siccità: in cantiere l’ordinanza per razionare l’acqua

In arrivo la pioggia, ma non basterà. Zaia annuncia provvedimenti drastici per limitare l'uso dell'acqua. Tra le ipotesi anche quella di nuovi desalinizzatori per rendere potabile l'acqua del mare.

Siccità, continua a non piovere. La giunta regionale Veneta sta lavorando ad un’ordinanza per evitare lo spreco d’acqua. Lo ha annunciato oggi Luca Zaia all’inaugurazione del nuovo polo produttivo della Cadel, un’azienda che produce stufe a Santa Lucia di Piave.

Il commento di Luca Zaia

“Per l’ordinanza vi dico che ci stiamo lavorando, ho sempre la speranza che arrivi la pioggia ma nel frattempo faccio un appello ai veneti affinché non sprechino la risorsa idrica. L’acqua è preziosa e lo è ancora di più in questo momento quando non ce n’è. Insomma si capisce da soli che meno acqua sprechiamo e meglio è.”

I consigli di Coldiretti

La Coldiretti con le sue 300.000 imprese in tutta Italia è la più coinvolta nell’allarme siccità, al punto che in queste ore ha avviato una campagna nelle scuole e negli ambienti di lavoro per diffondere le 10 regole utili da seguire per il risparmio idrico: tra cui fare la doccia al posto del bagno, lavare la macchina con secchi d’acqua per evitare l’acqua corrente della pompa, chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti. Un minuto di acqua corrente sono 20 litri sprecati. Lavare frutta e verdura in una bacinella e utilizzarla per annaffiare le piante.

Allarme siccità

Il rimedio nell’immediato è soltanto il razionamento, per il futuro ci sono gli invasi che si possono ricavare nelle cave, ma i permessi e i fondi dipendono da Roma.

“A livello nazionale il governo deve disporre, a mio avviso, un piano Marshall per l’agricoltura, per le risorse idriche in modo tale che poi ci gioveremo tutti.” aggiunge Zaia.

Collaborazione con Israele

Il recente incontro nella Capitale tra Giorgia Meloni e il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha aperto un fronte nuovo per il recupero di acqua attraverso l’accettazione di un rapporto di collaborazione di Israele per la costruzione di impianti di desalinizzazione che hanno consentito ai governi israeliani di strappare al deserto molta a terra e renderla fertile. La sfida è ottenere acqua dolce impiegando poca energia.

“Io penso che noi abbiamo una risorsa che non dobbiamo più guardare distrattamente che è quella del mare. Capire il bilancio energetico quanto ci costerà perchè trasformare l’acqua salata in acqua dolce comunque è un impiego di energia ma se riusciamo, anche con le fonti rinnovabili, a mettere in piedi un sistema che ci porta in economia circolare direi perchè no. Lo fanno gli israeliani, danno vita all’agricoltura nel deserto, andate a Dubai e trovate i giardini, ci sono un sacco di attività umane e sono tutte sostenute dalla desalinizzazione dell’acqua salata” commenta il presidente Zaia.

Made in Italy

Bisogna fare presto, però, perché rischia di saltare il made in Italy, un terzo dei prodotti alimentari viene dalla Pianura Padana: dal grano duro, alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura, dai formaggi ai prosciutti, e il riso di cui già è stato deciso un taglio delle colture gli 8000 ettari.

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