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Siccità, cominciano i rincari: parla Luca Zaia

Rincari della pasta a causa della guerra in Ucraina, ma cominciano a scarseggiare nei mercati e nei supermercati anche i pomodori e questo a causa dell'assenza di acqua nel nord Africa. Nel Veneto comincia a serpeggiare l'allarme

Non siamo ancora in emergenza in Veneto con l’approvvigionamenti idrici a causa della siccità e non è non è ancora necessario ricorrere a rimedi drastici come il razionamento dell’acqua, almeno fino a Maggio. Questa la buona notizia, la brutta è che continua a non piovere, per questo Luca Zaia prima di tutto lancia un appello a non sprecare questa risorsa preziosa

La risorsa idrica comincia a scarseggiare

“Ad oggi le giornate son belle e ovviamente la risorsa idrica comincia a scarseggiare ma non siamo ancora nell’ambito do dover pensare a razionamenti. Dall’altro lato però invito i cittadini a non sprecare acqua, questo è poco ma sicuro. Abbiamo avuto ancora nel passato annate come questa, auspichiamo che arrivino le precipitazioni e visto il mese, che è un po’ particolare e che è un po’ pericoloso, che non arrivino tutte in un unico blocco visto e considerato che questo potrebbe anche creare qualche guaio.”

Banditi gli specchi bisogna rimboccarsi le maniche per trovare delle soluzioni, anche perchè nel territorio la dispersione di acqua per la conduttura degli acquedotti fatiscenti sono ingenti e dunque basterebbe tappare le falle.

Gli invasi di montagna

Di ricostruire una intera rete nel Veneto se ne sta parlando, c’è poi un’altra causa che sta prosciugando tutti i fiumi vitali della pianura Padana ossia gli invasi di montagna zeppi di detriti.

“Per quanto riguarda gli invasi di montagna ne abbiamo parlato in più occasioni, è il momento di agire perchè avere una capacità di invaso che si è ridotta del 60% perchè i laghi alpini sono pieni di detriti, questo ci da una dimensione di dove si deve andare a lavorare. Potremmo avere il doppio di capacità d’invaso che oggi non abbiamo”

Mercato dell’ortofrutta e scarsità di grano e farine

Per il mercato dell’ortofrutta la situazione si fa difficile sin d’ora però e non per la siccità che sta investendo il nostro paese dove ancora acqua ce n’è ma per quello che è accaduto, sempre a causa dei cambiamenti climatici, nel Nord-Africa dove siccità e caldo hanno colpito le produzioni di pomodoro destinate ai mercati italiani e i prezzi sono lievitati almeno del 30%, al punto che si parla di pizza e ragù a rischio.

Il Marocco ha deciso ad esempio di contingentare l’esportazione e così in questo momento la grande distribuzione in Italia attinge ai produttori della Sicilia ed alcuni della zona di Napoli ma non è chiaro quanto durerà.

Nei prossimi mesi inoltre potrebbero salire anche i prezzi degli altri ortaggi se l’Africa continuerà a contingentare le esportazioni. Bisogna puntare, secondo Luca Zaia, ad essere autosufficienti proprio mettendo mano agli invasi.

“La vera sfida è quella di portare invasi anche dove c’è agricoltura che consuma risorsa idrica, di cominciare a pensare che ci sia una sorta di economia circolare dove comunque all’interno del processo produttivo riesce ad essere autosufficiente”

E siccome non ci facciamo mancare nulla alla siccità si aggiunge la scarsità di grano e di farine legato alla guerra in Ucraina. La pasta nel mese di Febbraio, rispetto ai 12 mesi precedenti, è già rincarata quasi del 20%  e c’è il rischio che una semplice pasta asciutta con il pomodoro, che ha salvato molte famiglie in tempi di crisi, diventi un piatto da centellinare.

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