Venezia Cambia

Riccato, specie ittiche delle valli in pericolo

Federico Riccato, esperto ittiologo, analizza le dinamiche del popolamento ittico nelle valli e nella Laguna veneta, rivelando impatti ambientali e cambiamenti significativi

Federico Riccato, scienziato ambientale, evidenzia i cambiamenti significativi nei pattern di popolamento ittico nelle valli e nella Laguna veneta, attribuendo tali variazioni a fattori come la crisi globale dell’anguilla, i cambiamenti climatici e le modifiche nella rete idrografica. Le specie come la volpina, la passera e il gambero grigio subiscono impatti notevoli. Riccato illustra le sfide ambientali e la necessità di adattamento nella gestione delle risorse ittiche.

Il dottor Riccato spiega la crisi dell’anguilla e la sua mancanza nel mercato ittico

Federico Riccato: “Il popolamento ittico nelle valli è cambiato anche nel breve lasso di tempo in cui le ho studiate io. il problema principale, la variazione principale è quella legata all’anguilla. L’anguilla è una specie che è in crisi nel suo stock mondiale. Voi sapete che l’anguilla ha un ciclo riproduttivo estremamente complesso. Le anguille che stanno nelle nostre acque sono gli adulti e subadulti che vanno a riprodurre nel mare dei sargassi.”

“Per cui compiono questa migrazione lunghissima nell’arco dei 5000-6000 km per andare a riprodursi. Una volta riprodottosi muoiono e le piccole larve ritornano indietro lungo la corrente del golfo fino a ripopolare il mar Mediterraneo e le nostre coste.”

“Per molte ragioni, alcune delle quali ambientali, lo stock dell’anguilla è in crisi circa dagli anni ’80. Dobbiamo pensare che nei secoli scorsi era un animale veramente abbondantissimo. In Inghilterra ci sono documenti che attestano che venivano fresate nei campi come concime, non veniva quasi considerato un alimento.

“Mentre ormai anche quest’anno c’è stata una forte limitazione alla pesca e alla commercializzazione su base legislativa perché siamo sotto l’1% di quello che era lo stock di un tempo. L’anguilla, che una volta era comunissima negli ambiti vallivi, adesso è rara, se non quasi assente.”

Pesci delle acque temperate, il pesce serra

“Altre variazioni sono legate al fatto che, come dicevo prima, ci sono i cambiamenti climatici, ci sono dei riassestamenti nella rete idrofila in ambito lagunare. Quindi, in ambito lagunare, abbiamo assistito a quella che è una sorta di meridionalizzazione della Laguna di Venezia.”

“Negli ultimi anni sono comparse alcune specie che sono amanti delle acque temperate. Un esempio è il pesce serra, che è arrivato nell’Adriatico intorno al 2005-2008, e adesso durante l’estate è estremamente abbondante. Lo sbilanciamento delle orate, che sono estremamente più abbondanti di altre specie. Quindi si assiste a un’evoluzione della nostra comunità ittica.”

Un’altra brutta notizia dal dottor Riccato: in calo anche i numeri delle volpine

“Per quanto riguarda le valli, per esempio, si è constatata una grossa riduzione del mugil cephalus, che noi chiamiamo “volpina” in dialetto. La volpina è quel cefalo da cui i sardi fanno la bottarga.”

“Un tempo era più abbondante da noi, adesso viene seminata con avannotti che vengono dal resto d’Italia o anche da fuori Italia perchè da noi risulta più rara.”

Il cambiamento climatico colpisce anche la passera di mare e il gambero grigio

“Poi ci sono altre specie che hanno subito più pesantemente l’impatto delle temperature. Una di queste, per esempio, è il passarino, la passera di mare che è una specie amante del freddo. E il freddo purtroppo noi non l’abbiamo più. Anzi, le temperature estive sono tali per cui questo animale, che un tempo d’estate migrava in mare proprio per il caldo, adesso non ne può davvero più perchè le temperature della Laguna di Venezia aumentano tantissimo e quindi non si confanno più alle sue esigenze ecologiche.”

“Come il passarino, la schia, il gambero grigio, che ormai ha raggiunto prezzi incredibili nel mercato, è una rarità. Queste due specie, attenzione, non sono in crisi a livello globale. Perchè se andiamo in Irlanda o in Olanda troviamo la passera, medesima specie, e il gambero grigio, stessa specie, che stanno benissimo. Ma lì l’Atlantico è un po’ più freddino.”

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