Queste sono le ore delle polemiche in un momento in cui la città dovrebbe essere abbracciata. Politici veneti sono sul piede di guerra contro i rancorosi dei social. Questi ultimi spesso disinformati, al punto che Zaia annuncia denunce conto gli odiotori della rete. E’ sicuro di vincere per fermare chi sta frenando la solidarietà in favore dei veneziani colpiti dall’acqua granda del 2019.
I politici
A dare fuoco alla miccia lo stesso Di Maio che ha sogghignato parlando dell’ironia della sorte che ha colpito Venezia dopo che il consiglio regionale, attraverso la lega, ha bocciato una proposta sui cambiamenti climatici. Poi ci si è messo un dirigente scolastico che ha posto la domanda poco acculturata e dunque sconcertante per un formatore.: “ Chi vi ha detto di costruire sulle palafitte”.
I post
E ancora, sul sito Ilmeteo è stata pubblicata la foto di uno scontrino di un conto di 43 euro per due caffè, due bottiglie d’acqua in piazza San Marco al bar Lavena, omettendo che si tratta di un plateatico con l’orchestra e in uno dei luoghi più belli del mondo e non di un baretto di quartiere.
I post sono stati cancellati, ma l’odio è rimasto. Al sud sono in molti a prendersela con la voglia di autonomia del Veneto e a rinfacciare che ora la regione ha bisogno di aiuti. Come se il denaro venisse dal sud. Invece i veneti chiedono soltanto di poter riavere parte di quello che danno al paese.
Il sito Il meteo invece ha posto una domanda tendenziosa e demenziale. “E’ giusto raccogliere fondi per Venezia? Dovrebbe intervenire lo stato o dovrebbero contribuire i negozianti. Tu cosa ne pensi?”.
E così stavolta, più delle altre volte, la solidarietà e la vicinanza dei connazionali è stata oscurata dai leoni da tastiera che sui social non si sono frenati. “Annegate. Morite in mezzo alle fogne. Volete l’autonomia, arrangiatevi.” L’assessore comunale Simone Venturini ha annunciato che attende le scuse ufficiali del sito.