Un’inchiesta della Guardia di Finanza veneziana scuote da alcune ore la Fincantieri. Implicati 12 dirigenti e funzionari della stessa società. I finanzieri hanno eseguito l’arresto domiciliare di un bengalese, e 80 perquisizioni e iscritto nella lista degli indagati 34 persone. VARATA OGGI LA COSTA FIRENZE (GUARDA IL SERVIZIO)
L’accusa
L’accusa è, a vario titolo, di sfruttamento della manodopera, corruzione tra privati, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture false. Sequestrati anche 200 mila euro. La società ha diffuso una nota in cui “rivendica la propria estraneità rispetto ai fatti cui le indagini si riferiscono.
Fincantieri
Fincantieri sta assicurando piena collaborazione agli inquirenti. Auspica che verrà dimostrata la completa estraneità dei propri dipendenti. La procura veneziana parla di gravi indizi di un sistematico sfruttamento di numerosi lavoratori stranieri per lo più bengalesi e albanesi. Erano stati assunti da connazionali per la costruzione delle navi da crociera presso i cantieri di Marghera. Nelle buste paga venivano certificati i compensi spettanti in base al contratto nazionale, mentre in realtà ai dipendenti veniva corrisposto un importo molto inferiore, senza il riconoscimento di ferie e altre voci.
I finanzieri inoltre accusano i dodici dirigenti di essere fatti corrompere dalle stesse società. Avrebbero consentito in cambio di denaro o altri servizi di completare il lavoro in tempi più lunghi di quelli concordati. Un favore che avrebbe permesso alle società di risparmiare sul personale in questo modo le aziende che hanno sede in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Campania, Puglia e Sicilia. Percepivano denaro extra. Veniva consegnato una parte di questi ai dirigenti di Fincantieri.
Provvedimenti
La nota della direzione di Fincantieri precisa che “Laddove invece le accuse venissero confermate, la società adotterà immediati provvedimenti nei confronti di dipendenti che si fossero resi responsabili di condotte illecite, lesive dell’immagine della società.”
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