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Padova, cibo etnico scaduto tra roditori

Nel capannone clandestino di Padova, un'enorme quantità di cibo etnico è stata scoperta circondata da topi e insetti, violate le norme igieniche

Nella zona industriale di Padova è stata scoperta una struttura che ha scosso le fondamenta dell’industria alimentare locale. Un capannone, apparentemente innocuo all’apparenza, si è rivelato il luogo di stoccaggio di un’enorme quantità di derrate alimentari di cibo etnico, per un valore stimato di 15.000 tonnellate.

Il capannone clandestino di cibo etnico

Tuttavia, l’orrore si è rivelato quando è emerso che una parte significativa di questi prodotti era scaduta, mentre altri erano circondati da insetti e topi.
Sui pacchi delle merci, le indicazioni erano in lingua cinese, suggerendo che queste derrate fossero destinate principalmente ai consumatori di quella comunità. Tra le merci, spiccavano generi vegetali, con oltre 11 tonnellate di peso, e carne, quasi 4 tonnellate. Inoltre, sono state rinvenute 4.000 confezioni di liquidi alimentari e 18.000 bicchieri monouso, tutti potenzialmente compromessi dall’ambiente insalubre in cui erano conservati.

La violazioni di igiene e sicurezza

L’operazione che ha portato alla luce questa sconcertante scoperta è stata condotta dai Baschi Verdi della Guardia di Finanza. L’attenzione delle autorità è stata attirata dall’intenso commercio dell’impresa che gestiva il capannone con i numerosi ristoranti etnici sparsi per la città. Era evidente che i prodotti rimanevano per lunghi periodi all’esterno dei locali aziendali, violando palesemente le norme igieniche di conservazione stabilite dalla legislazione italiana.

Dopo una fase di osservazione dettagliata, è stato deciso di intervenire. Le Fiamme Gialle, in collaborazione con il personale dell’USL del 6 Euganea, hanno proceduto con un controllo serrato. Il risultato è stato il sequestro immediato del capannone e del suo contenuto compromesso.

Richiami alla sicurezza alimentare

Due individui sono stati denunciati per gravi reati legati al commercio di sostanze alimentari nocive e alle violazioni specifiche della disciplina igienica nella produzione e nella vendita di alimenti.

Questo evento ha sollevato preoccupazioni serie riguardo alla sicurezza alimentare e all’igiene nella catena di distribuzione alimentare della città. Si tratta di un campanello d’allarme per rafforzare i controlli e garantire che simili violazioni non mettano a rischio la salute dei consumatori. La popolazione locale ora attende giustamente una risposta decisa dalle autorità competenti per evitare che situazioni del genere si ripetano in futuro.

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