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Olimpiadi della Cucina a Stoccarda: a tutto Veneto

A Stoccarda fino al 7 febbraio si stanno svolgendo le Olimpiadi della Cucina (L'Olimpiade der Cocke) con 1200 cuochi da 64 nazioni. Finora il Veneto si sta facendo onore, sono già arrivate parecchie medaglie, per la precisione 7, solo nella prima giornata

C’è molto Veneto in questa 27° edizione delle Olimpiadi della Cucina; competizione che si svolge ogni 4 anni a Stoccarda in Germania e che rappresenta il concorso di maggior prestigio per un cuoco. L’Associazione Assocuochi Serenissima della provincia di Venezia gareggia con virtuosistiche lavorazioni fatte su zucche e forme di formaggio con spezie, pasta di sale e zucchero. Risultato: soltanto nella prima giornata sono arrivate 7 medaglie. Scopriamo quali.

Opere Casearie: tra creatività e maestria alle Olimpiadi della Cucina

La prima opera che è stata presentata è quella di Claudio Fedrigo, Vicepresidente della Assocuochi Serenissima. Una fantastica tigre che sembra un dipinto, pensata dallo chef  un anno fa finiti i campionati del mondo a Lussemburgo. La sua opera realizzata con semi e spezie è dedicata alla sue ragazze. La seconda creazione, sempre dello chef, ricorda invece un alveare. Il lavoro è stato lungo e intenso e ha richiesto 7 ore per ogni forma di formaggio, ognuna delle quali è stata intagliata con uno stiletto tailandese, un coltellino piccolissimo.

Dalla provincia di Venezia si passa a quella di Belluno dove il cuoco Daniele Selle ha gareggiato con la sua opera, dal titolo “Rinascita”. La sua creazione è nata partendo da un tronco della Tempesta Vaia che costituisce la struttura portante ed ha poi scolpito le forme di formaggio che sono sorrette dal tronco.

Un altro concorrente in gara è Matteo Padoan che arriva dalla provincia di Treviso. Lo chef ha lavorato e studiato sui disegni tailandesi. Ha lavorato molto in profondità e in maniera molto fine.

Dalle caciotte di Montasio passiamo ora al Soligo fresco, quindi la lavorazione delle forme di formaggio con un altro veneziano da Jesolo Mauro Cattelan. La sua opera si chiama “Estrosità” proprio perchè lui lavora secondo le emotività giornaliere.

Altri maestri, altre lavorazioni: dal mosaico alla pasta di sale

È presente anche l’opera “Il Salvatore del Mondo”, realizzata da Massimo Lorenzoni, chef padovano. Si tratta di un’opera fatta a mosaico che ha 4 tecniche di lavorazione ed è rifinita con l’aerografo, il quale dà risalto al quadro.

L’ultima opera invece è di un nativo pugliese ma jesolano di adozione, Domenico Palazzo che ci presenta “Le 4 stagioni di Vivaldi”. Si tratta di un’opera diversa dalle altre, realizzata in pasta di sale. La pasta di sale è considerata generalmente una pasta povera, rispetto alla pasta di zucchero. È ottima però per essere lavorata manualmente per realizzare prodotti meno delicati ma molto belli allo stesso tempo.

Il trionfo dei cuochi veneti a Stoccarda: sette medaglie di successo

Sette sono le medaglie guadagnate nella prima competizione della 27° edizione delle Olimpiadi della Cucina di Stoccarda. Il Vicepresidente Claudio Fedrigo ha ottenuto ben due medaglie per le sue due opere realizzate, portando a casa un ottimo risultato.

Anche Daniele Selle, da Belluno è riuscito ad ottenere la medaglia di bronzo nella sua prima Olimpiade. Mauro Cattelan ha ricevuto la medaglia di bronzo con la sua opera dal titolo “Estrosità”. Infine anche Matteo Padoan ha vinto due medaglie: un bronzo e un argento. Massimo Lorenzoni ha vinto l’oro con il quadro “Il Salvatore del Mondo” che lo ha impegnato per più di un anno di lavoro.

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