Muson dei Sassi
Il corso d’acqua, martedì 24 ottobre aveva raggiunto i due metri e 30 ed è scattato lo stato di attenzione, ottimo momento per inaugurare l’impianto, anche se non era ancora collaudato. Giorno ideale Inoltre per il taglio del nastro se si pensa che questa è la settimana in cui cinque anni fa si è materializzata la Tempesta Vaia con tutta la sua potenza distruttiva.
Un ricordo doloroso e una lezione per il futuro ben imparata, se nonostante sia passato un lustro, ora la regione ha un’arma in più per affrontare gli eventi atmosferici estremi.
L’opera Infatti è costata 18 milioni di euro e sono fondi stanziati dal commissario per l’alluvione del 2010. “Denaro ben investito” è il messaggio diffuso in queste ore da Luca Zaia.
Il Mose e l’acqua alta
L’apertura della cassa di laminazione fa eco all’uso ormai costante del Mose, due impianti che raccontano la regione più forte contro gli eventi estremi. Martedì sono entrati in funzione le sole barriere del Lido e Treporti, mentre quelle di Chioggia – Malamocco sono rimaste ferme e i risultati sono stati comunque tangibili: la marea è rimasta più bassa di 10 cm, anche se la scelta degli orari in cui far alzare le paratoie ha suscitato le critiche degli esercenti dell’area Marciana che di acqua un po’ ne hanno vista davanti ai loro negozi. L’acqua infatti si è fermata a 96 cm, troppi per Piazza San Marco e che si allaga a 80 e 106 a Chioggia.
Previsioni
Giorni più difficili però devono ancora arrivare: giovedì si prevedono 125 cm alle 10, venerdì il picco più alto 140 alle 10:30 e sabato alle 10:55 130, ma di notte non scenderà mai sotto il metro. La città si affida naturalmente al Mose e forse ad un maggior tempismo di chi lo aziona.
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