La Voce della Città Metropolitana

Mazzaro: 80enne martella la testa della figlia no-vax; ascensori a Venezia?

Ancora molte curiosità sul nostro territorio. Tra le tante, in un asilo i bambini dicono di non ricordarsi più degli adulti senza mascherine

Ci colleghiamo con Renzo Mazzaro il nostro reporter, investigatore che scartabella tra le notizie della settimana e ce le scodella il venerdì, vai.

“Questa settimana è stata la settimana del Quirinale con l’elezione del Presidente della Repubblica e una settimana di passione direi che è finita esattamente com’era cominciata. Con una figuraccia nazionale nella quale il Veneto ha avuto la sua parte, in bene e anche in male. Voglio dire, abbiamo avuto due veneti che erano lì in pole position votati pure, sebbene con magri risultati. Uno era Carlo Nordio, l’altra la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.”

Ho scoperto che anche Elisabetta Belloni è padovana.

“Di origine si ma sai poi diciamo romana di adozione e facciamo pure tre. Diciamo che non è finita per niente bene con i candidati e soprattutto per la Casellati che come Presidente del Senato non ha avuto nemmeno i voti del suo partito, meno che meno quelli di altri che li avevano promessi. Tra questi c’è anche la formazione Coraggio Italia del sindaco di Venezia Brugnaro. Il quale ha detto che il voto alla Casellati lo ha dato, soltanto che se sei a capo di un partito dovresti garantire la tenuta del partito, altrimenti che capo è e che partito sei.”

Questo lo  potremmo dire di tutti i partiti, ma non per difendere Brugnaro ma per carità anzi si è proprio separata Coraggio Italia sulla Casellati. Ma non è che quando l’eletta il Pd dice qualcosa corale.

“Infatti, il Pd è stato molto più furbescamente trattenuto, hanno evitato molte volte di andare a ritirare la scheda. Nel caso di Coraggio Italia su 32 voti, 20 a conti fatti non hanno dato il loro voto alla Casellati, la quale ovviamente non è rimasta contenta, anzi per niente. Comunque  i contraccolpi ci sono stati in tutti i partiti.”

Il Movimento 5 Stelle è forse quello che sta vivendo il momento peggiore. Cosa ne pensi Renzo Mazzaro?

“Senz’altro perchè sono situazioni destinate a lasciare il segno. Lì è una guerra ormai all’ultimo ricorso probabilmente tra Di Maio e Conte. Ma non è che siano messi meglio nella Lega.”

Però sai cosa posso dirti del Movimento 5 Stelle. Ha talmente dimostrato di essere un po’ le fregole della situazione, sono partiti con un programma, poi lo hanno totalmente cambiato. Quindi tutti dicono all’ultimo sangue, non mi stupirei se fra qualche mese di Maio e Conte andassero a cena insieme dicendo che va tutto bene.

“Fai bene, senz’altro sono capaci di sbalordire. Conte ha già sbalordito abbastanza, prima alleandosi con alcuni e poi facendo il contrario nel Conte 1 e Conte 2. Però mi limitavo alla Lega perchè ci sono delle ricadute venete. Lì le polemiche fra governisti e movimentisti, quelli che si riconoscono in Giorgetti e nel Veneto di Luca Zaia e quelli che credono fedelmente a Salvini, si incrociano nel Veneto con le liti e i pre-elettorali.

Sappiamo che si andrà a votare in alcuni comuni dal 15 aprile al 15 giugno, quindi sono in corso la presentazione e formazione delle liste. Per esempio, a Padova c’è una dura polemica poiché il candidato di centro-destra è stato tarato dall’alto e molti non sono d’accordo e partono le minacce di espulsione, non sono neanche minacce poiché sono già arrivate delle raccomandate. Tra quelli che rischiano la sospensione o addirittura l’espulsione c’è una figura storica del Veneto che è Toni Da Re che è un trevigiano. Il quale in questo momento è parlamentare europeo, è stato segretario della Lega anche nel veneto, aveva preso la tessera della Lega quarant’anni fa.

Allora, si troverà a dover spiegare e probabilmente a doversi difendere davanti al consiglio federale dove siede un veronese che ha 42 anni ed è il vice segretario nazionale, si chiama Lorenzo Fontana. Insomma, un signore che aveva due anni quando Da Re ha preso la tessera della Lega, sono proprio due età e due mondi diversi. Sarà molto interessante vedere se vanno d’accordo. Preciso che Fontana è l’ex Ministro alla Famiglia, molto discusso. Figure molto differenti e mondi quasi che si fronteggiano” ha detto Renzo Mazzaro.

Due culture diverse certo. Anche qua va detto, tanto per essere equidistanti, che la Lega all’indomani dell’elezione di Mattarella bis, sembrava che ci fosse rottura eccetera. Invece c’è stato un ricompattamento intorno a Salvini.

“Anche se molte verità non sono state dette, è un mondo di ipocriti, dicono una cosa e dall’altra.”

Ecco, i 5 Stelle non me ne vogliano. Ce n’è per tutti Renzo Mazzaro.

“Voglio dire nella politica è l’arte del possibile e anche dell’impossibile, tutto però gestito dietro le quinte. Nel quadro delle liti ce n’è un’altra che sta andando in onda. Questa più forbita, tra il ministro Federico D’Incà e l’assessore regionale Elisa De Berti.”

Però nello sfondo voglio dire, c’è sempre Zaia.

“Però Zaia è molto bravo a togliersi di mezzo quando è sovraesposto. In questi casi tiene un basso profilo e ci riesce sempre. Qui l’argomento che interessa tantissimo a Luca Zaia è quello delle Olimpiadi, stanno arrivando 81 milioni di euro destinati alle olimpiadi ma guarda un po’ 61 servono per sistemare una strada malmessa, bisogna fare una bretella per deviare il traffico pesante a Verona. D’Incà che è bellunese dice, cosa c’entrano le olimpiadi con la strada a Verona.”

Ma la De Berti ha detto che è previsto qualcosa a Verona e D’Incà dovrebbe saperlo. Cosa dici Renzo Mazzaro?

“La Berti ha detto anche molto di più, poiché sospetta che D’Incà creda che sia lei che ha deviato i soldi a Verona. Lei dice, come accusarmi di campanilismo, io che nella mia gestione ho fatto arrivare un miliardo e mezzo di finanziamenti a Belluno, non ci sta.”

Nella diretta Zaia ha detto che quando ha lanciato l’idea delle Olimpiadi il Movimento 5 Stelle mi ha attaccato in modo incredibile. Adesso però che i soldi ci sono tutti pronti a intestarsi i soldi, bisogna che arrivino a Belluno, che arrivino a Verona. Un po’ di coerenza.

“Comunque questa predica non è che porti tanto lontano. Qui bisogna vedere come si risolve la questione perchè se uno che è Ministro si mette di traverso non so quanto utile sia.”

Si son messi di traverso anche all’inizio se ti ricordi. La battaglia è stata fatta tra i governatori del Veneto e della Lombardia contro i Ministri del Cinque Stelle.

“Se devo dire la mia, noi che non siamo ne di Verona ne di Belluno dovremmo augurarci che tra i due litiganti non ci sia il terzo che gode. Almeno questo.”

Ecco, speriamo che non ci sia un altro danno Renzo Mazzaro.

“A Venezia invece si sta discutendo moltissimo, ho visto questa settimana, sugli ascensori nei palazzi storici. Non sono tanto liti di condominio, ma si finisce davanti al magistrato. Ora se si può capire, ho visto che ci son persone che devono fare ottantadue scalini per arrivare a casa in una città che è sempre più di anziani uno dice ‘capirai, ho i soldi metto un ascensore. E sarebbe anche una politica da fare se vogliamo mantenere i veneziani a Venezia. Certo è che se poi in un ascensore che spesso viene messo dall’esterno viene messo davanti alla finestra del mio bagno capirai, non è che io possa essere felice. Pare che anche questo sia successo. E’ comunque una necessità secondo me, perchè se ne discute anche i municipio, e si cerca di capire quali siano le riserve storiche, i condizionamenti necessari da mantenere per i vincoli artistici. Quali siano invece le migliorie opportune da introdurre. Secondo me non è soltanto questo, bisognerebbe anche che le categorie che sono preposte a costruire questi ascensori tenessero conto della necessità di armonizzare bene l’ascensore con l’estetica di una città unica” ha detto Renzo Mazzaro.

Credo che sia il bivio a cui sono arrivati tutti i centri storici in Italia. Spesso sono medievali, rinascimentali mettici anche settecenteschi e ottocenteschi. Ma comunque fanno a pugni con questa eliminazione delle barriere architettoniche. Tra l’altro c’è una legge che finanzia questa cosa bellissima che è quella di togliere le barriere per chi è disabile, per chi ha bambini piccoli o per chi è anziano. Quindi ci troviamo davvero di fronte a un bivio secondo me. No, Renzo Mazzaro?

“Maria Stella, non puoi neanche cambiare la faccia di una città che è nata quanto, duemila anni fa, duemila cinquecento anni fa.”

E, ma dopo non lamentiamoci se si svuota. Perchè moltissimi veneziani se ne vanno anche per questo, perchè costa la ristrutturazione, perchè l’umidità intacca gli intonaci e quindi costa e bisogna intervenire più spesso. E’ disagevole.

“Tutto vero, ma è come la difficile operazione di mettere d’accordo i contrari. La politica dovrebbe fare questo e anche l’amministrazione dovrebbe fare questo. No distribuire una sberla a uno, una sberla all’altro così accontento tutti e due e mantengo, in qualche modo, me seduto sulla sedia. E’ comunque difficile sicuramente. Beh siamo sempre in ogni caso in un’epoca di Covid. Qui, per fortuna ecco, da questa le notizie da quest’angolazione sono migliori. Pare che l’emergenza vada verso la conclusione. Però ecco, isolato quattro notiziole che a loro modo la dicono lunga. La prima è che c’è sempre, posso dire, qualche imbecille che di notte va a bruciare il punto tamponi oppure vaccinazioni è successo un’altra volta a Mestre. Sempre a Mestre è accaduta un’altra notizia a suo modo anche questa preoccupante. Le discussioni in casa su questa no-vax o si-vax. Beh è una signora di ottantuno anni, esasperata dalla figlia no-vax, l’ha presa a martellate in testa mandandola all’ospedale e non all’altro mondo per fortuna.”

E non si è pentita. Quando le hanno chiesto perchè l’ha fatto, non ha dato segni di pentimento.

“Vabbè, io mi limito a citare il fatto perchè parla da solo, parla da solo. Invece a Jesolo ad esempio, ed è questa una notizia molto bella, le persone che hanno dovuto lavorare a distanza, in smart working, hanno approfittato di farlo nella seconda casa motivo per il quale Jesolo si è ripopolata, non se come d’estate, ma quasi come d’estate. Gli jesolani sono contetissimi e sembra quasi che la loro popolazione si quasi raddoppiata. Un’altra notizia bella a suo modo che dice anche delle abitudini, in una scuola materna i bambini non si ricordano più di aver visto gli adulti senza mascherina.”

Questa non l’avevo letta Renzo Mazzaro.

“Ecco vedi. A Monselice c’è, non so se questo lo hai visto, sta nascendo una stella del cabarè. E’ un ragazzo di vent’anni e si chiama Francesco Baruto ed è specializzato nelle imitazioni della nonna. Ci riesce benissimo, se ti capita guardalo. Parla in dialetto con l’espressione tipica della nonna. Con le gag, con il suo linguaggio ed il suo volteggiare. E’ molto molto seguito in internet. Diventato famoso con ‘Nonna Marisa’. Però io l’ho visto anceh, quando cambia personaggio, si mette gli occhiali scuri e telefona, telefona a Luca Zaia. Finge di telefonare a Luca Zaia ma non si ferma mica li. Ha chiamato Macronne, Biden. Sempre parlando in dialetto gli spara certe battute simpaticissime.”

Ecco, e questo significa che non siamo più tanto abituati ad ascoltare il dialetto forse. Perchè se si riesce a ridere di questo vuol dire che si parla sempre più Italiano.

“E’ molto bello. Sempre nella bassa padovana, a Este, un gruppo di persone aveva incominciato a mettere un motorino sulla bicicletta per trasformarlo in bicicletta elettrica. Questa cosa ha camminato, hanno fatto la bicicletta per gli amici, di altri amici degli amici. Hanno perfezionato la tecnica e hanno impiantato un’attività artigianale. Adesso se tu puoi portare la tua bicicletta da queste persone. Questi le danno un’occhiata, ti domandano che uso ne fai, come corri e dove vorresti andare. La lasci la la mattina e la sera ti porti a casa la bicicletta elettrica con un risparmio sensibilissimo. Mi sembra una notizia mica da poco.”

Fantastico. Vuol dire che si continua ad avere iniziativa nonostante questi anni e questo periodo difficile. Abbiamo finito il tempo ,grazie Renzo Mazzaro. Come sempre un po’ di dramma, belli e brutti un po’ di cose curiose, molto divertenti. Alla prossima.

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