Matteo Masat: “i presupposti ci sono”
Paolo Dalla Vecchia: “Hai detto una cosa molto importante, questi mestieri che per secoli sono stati la spina dorsale di Venezia hanno continuato a resistere. Grazie ad alcuni artigiani, evitando l’invasione di artigianato low cost, importato dall’oriente, finto artigianato.
Voi come associazione, tu come direttore, date visibilità e voce a chi coraggiosamente lotta contro la massa, affinché questa categoria non scompaia e con essa una parte di Venezia. Dovendo tirare una conclusione sul nostro discorso, sei più ottimista o pessimista e poi se dovessi consigliare ad un giovane studente, consiglieresti di mantenere viva questa tradizione millenaria e di intraprendere la carriera d’artigiano, che non dimentichiamo è anche ben remunerata.”
Matteo Masat: “Io tendo ad essere ottimista di natura e lo sono soprattutto per quanto riguarda l’artigianato per il quale sento l’aria di un nuovo rinascimento. Ho un posto privilegiato per vedere e sentire in anticipo queste cose. Mi sento di dire assolutamente che i presupposti ci sono, sia per la correlazione che si sta verificando possibile tra tecnologia e artigianato e poi perchè mi rendo conto che il passaggio è breve per far capire, che il mondo dell’artigianato è un mondo ricco per chi ci lavora.
Un invito per i giovani
Il passaggio è breve, nel senso che basterebbe conoscerlo di più, per questo invito i giovani a venirci a trovare. Noi organizziamo, anche con aziende di un certo livello, con determinati numeri e possibilità, riconosciute in tutto il mondo. Un settore dove si possono avere soddisfazioni non solo conoscitive ma anche economiche. Bisogna cancellare la considerazione che si aveva dell’artigiano in passato, la capacità di fare deve attirare un mondo giovane, che fatica a capire determinate cose, ma detto questo io sono assolutamente ottimista.”
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