Servizi Cronaca

Marco Polo raddoppia il traffico entro il 2037

Nonostante il maltempo le città d'arte sono state prese d'assalto in questo ponte di 25 aprile, una notizia che conferma quanto sia lungimirante il piano di crescita dell'aeroporto marco polo presentato a Palazzo Balbi. Si parla di raddoppio dei passeggeri in 14 anni

Marco Polo punta a raddoppiare il traffico entro il 2037, contenendo il consumo di suolo e preservando il territorio

Nuovo piano dell’aeroporto Marco Polo

Da 11 a 21 milioni di passeggeri entro il 2037. Sono queste le previsioni di crescita dell’aeroporto Maro Polo di Venezia, il terzo gateway internazionale. Secondo il piano presentato oggi a Palazzo Balbi, da Luca Zaia e da Enrico Marchi, presidente della società che gestisce lo scalo veneziano.

Musica per le orecchie del presidente della giunta regionale veneta che gongola quando snocciola le cifre dell’attuale industria turistica veneta, ossia 18 miliardi di euro l’anno di fatturato e 4,2 % del Pil regionale.

Interventi di potenziamento

Massimizzare l’utilizzo dell’infrastruttura esistente. La pista in uso avrà uso sufficiente fino al 2037.

Luca Zaia, Presidente della Giunta Regionale Veneta: “Questo ampliamento ci permette ancora di più di programmare linee aeree di lungo raggio internazionali, che oggi ancora non abbiamo. Ad esempio su Pechino, su Shangai, piuttosto che altre linee come Tokyo, che possono sempre di più diventare realtà”.

La crescita è ripresa dopo la pandemia, tanto che il traffico è tornato ai livelli del 2019, nonostante il calo degli arrivi dalla Russia e dalla Cina.

Enrico Marchi, Presidente Save Spa: “Si è bloccato il traffico con la Russia, con cui avevamo prima tre collegamenti con Mosca, e lo stesso riguarda il traffico cinese. Ciò nonostante, essere attualmente ad un livello di traffico vicino a quelli del 2019, è per noi molto incoraggiante”.

Per ottenere questi numeri, in 14 anni secondo il Master Plan, saranno investiti 2 miliardi di euro, e aggiunti 100 mila metri quadrati di aeroporto, dai 90 mila attuali. Non si prevede l’edificazione di una seconda pista ma quella secondaria verrà parificata a quella principale, usata come via di rullaggio per i voli, solo in caso di chiusura della pista centrale. Saranno investiti 380 milioni nella sostenibilità.

La bretella diminuirà l’impatto

Luca Zaia, Presidente della Giunta Regionale Veneta: “Ci sarà la Bretella di collegamento ferroviario, perciò non si uscirà dall’aeroporto, ma si avrà direttamente la navetta ferroviaria. Ci sarà un abbattimento del traffico su gomma rispetto a questa modalità”.

Un piano che riguarda lo sviluppo dell’aeroporto di Venezia che punta anche al decentramento, sviluppando Treviso e Verona, e costituisce un modello che rovescia quello a cui si ispiravano gli amministratori nel passato.

Luca Zaia, Presidente della Giunta Regionale Veneta: “Molti anni fa, non l’attuale Save, magari qualcuno coccolava l’idea, nazionale e internazionale, di aggregare per chiudere e fare un centro unico. Oggi si capisce che quello che sembrava un aeroporto marginale da 3,5 milioni di passeggeri, come Treviso e Verona, ci consentirà di di avere servizi di altissimo livello, con un sistema aeroportuale unico”.

GUARDA ANCHE: “Zona 30” in Via dei Mille, approvato il progetto esecutivo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock