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Malo, la Pedemontana è realtà

La Pedemontana è una realtà. Il tracciato lungo quasi cento chilometri che collega 36 comuni, rivoluziona completamente il mondo di muoversi nel Veneto

È una giornata di soddisfazioni, questa per Luca Zaia, che ha inaugurato l’ultimo tratto della Pedemontana. Di fatto ha aperto la strada che aveva messo sulla carta la Giunta Galan, ma tutti gli ostacoli e gli intoppi burocratici sono stati affrontati dalla Giunta regionale guidata da lui, a partire dai 300 milioni di euro che ha dovuto trovare per gli espropri.

Ne valeva la pena perché in quell’area che pullula di capannoni e di tir, la velocità di percorrenza era rimasta al secolo scorso e perché l’infrastruttura consente di inquinare molto meno di adesso e impatta relativamente al paesaggio, essendo per il 70% interrata.

Il Presidente Zaia sul futuro della Pedemontana

Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto: “È una strada che guarda in prospettiva il futuro. Una strada che diminuisce le emissioni in atmosfera perché comunque si riducono i tempi di percorrenza.

Si tratta di una strada che permette di risparmiare tempo, in mezzo ai tempi di percorrenza e anche in risorse visto e considerato che è giusto guardare il pedaggio, ma bisogna anche guardare il fatto che facciamo metà tempo in auto e quindi anche lì c’è un risparmio, ad esempio nel tema carburante e poi la connessione con quella parte del Veneto che fino ad oggi era isolata.”

Le prospettive di riduzione del pedaggio

Rimane l’obiezione che il pedaggio non sarà economico, dovendo gli utenti con i loro passaggi coprire il costo, anche se il presidente della Giunta Regionale Veneto ventila delle limature alle tariffe nel caso dovessero aumentare i volumi di traffico.

Luca Zaia: “Questa è l’infrastruttura tra le nuove autostrade d’Italia che ha i pedaggi più bassi, allineata verso il basso. Dall’altro dovremmo capire quali saranno i flussi di traffico. Oggi abbiamo 45mila veicoli al giorno. Avremo un incremento del 30-35% con l’apertura di questi 22 chilometri e 300 metri. Dopodiché con il collegamento definitivo alla A4 capiremo quanto potremo limare sui pedaggi.”

L’integrazione con la Valdastico Nord: un passo verso il Trentino

Infine manca un tassello per avvicinare sempre più il Veneto al Trentino. Luca Zaia: “Questa infrastruttura viene pensata, intersecata dalla A31, quindi significa che dovrebbe andare a servire l’unico nuovo valico del Veneto verso il nord. Quindi la Valdastico Nord per noi deve essere completata fino ovviamente alla Brennero, in modo tale ad avere anche il nostro valico.”

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