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Lega spaccata sull’autonomia? “Contano i numeri”

La politica e le navi da crociera alla Marittima oggi si prendono il primo piano nel dibattito veneto. C'è il sospetto che la Lega si stia spaccando sul discorso autonomia e con un Luca Zaia anche il progetto appena annunciato di riportare le navi piccole nel terminal di Venezia potrebbe rischiare.

Chi parlava di Lega spaccata dopo la mancata salita sul palco di Pontida di tre assessori veneti, oggi non ha avuto soddisfazione, o meglio Luca Zaia è sembrato un pompiere: ha spento tutti i fuochi.

Uno Zaia Granitico

Stamani c’è stata una riunione di giunta e i media si aspettavano scintille e invece, il presidente è apparso granitico. “Di Lega ce n’è una sola e tutti gli altri discorsi non hanno senso. Noi siamo un partito che è ben definito, anche da un punto di vista gerarchico: il segretario è uno e i segretari provinciali sono quelli che sono stati eletti… funziona così nella democrazia. Poi uno può condividere le nostre idee come no, ma la Lega è una.”

A chi gli ha fatto notare che gli assessori Marcato, Bottaccin e Caner sono rimasti sul prato, mentre sul palco c’erano tutti gli altri membri della Giunta, Zaia ha risposto che si tratta di normale routine per la festa di Pontida. “Per me sono 3 militanti che sono venuti a Pontida, punto e basta. E’ accaduto spesso, anche negli altri anni, che ci fossero persone che dovevano venire su sul palco e alla fine restavano giù. Io sono rimasto giù 3 ore, nel prato, per poi salire 20 minuti sul palco. Funziona così.”

Ancora, a chi lo ha incalzato ricordandogli che l’assessore Caner è al posto del ponte di Messina, a chi ha dichiarato di volere opere per il Veneto, di sentir parlare poco di autonomia e di vedere il partito scivolare troppo a destra, Zaia ha risposto con fermezza. “Noi abbiamo un progetto di governo che prevede anche il ponte di Messina, ma non lo ho portato io, Luca Zaia, dal Veneto, lo ha portato qualcun altro. C’è però anche un progetto del governo che prevede l’autonomia e quello lo ha portato il Veneto. Nella mia assemblea di condominio, se vai col 10% in millesimi, il 20 o il 30, torni a casa se pretendi di decidere per tutti, ognuno ha i suoi millesimi e vanno rispettati.”

Grandi navi a Venezia

Tanto per tornare a parlare di grandi opere nel Veneto, Zaia ha confermato il progetto di escavo del Canale Vittorio Emanuele. Oggi è profondo 7,5 metri, si dovrà arrivare a 8 e poi a 9, un tempo era di 11, per portare le piccole navi da crociera da 60.000 tonnellate alla marittima passando per il canale dei Petroli.

Le prime navi dovrebbero arrivare nel 2027, e a regime ne dovrebbero giungere 160 all’anno. Un progetto che sta facendo salire sulle barricate il movimento ambientalista.

“Noi abbiamo un progetto che è stato approvato. Le grandi navi si porteranno fuori dal bacino di San Marco tramite il Canale della Giudecca. Tra l’altro abbiamo già una sospensione parziale per questo transito sopra le 90mila tonnellate. Noi ad oggi confermiamo il nostro progetto della banchina a Marghera e l’escavazione del canale, che è un canale che esiste, ma che è da ripulire e utilizzare ancora alla marittima.”

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