Il Fatto

Laura Fincato: contributo d’accesso blocca il turismo “mordi e fuggi”

Nella prima diretta televisiva de “Il Fatto di Luigi Gandi” condotta da Luigi Gandi, gli ospiti si sono trovati a parlare dell’ingresso a pagamento a Venezia, burocrazia e bollette. I cittadini sono stati invitati a fornire un loro parere sugli argomenti.

Nella prima diretta televisiva de “Il Fatto di Luigi Gandi” condotta da Luigi Gandi, gli ospiti si sono trovati a parlare dell’ingresso a pagamento a Venezia, burocrazia e bollette. I cittadini sono stati invitati a fornire un loro parere sugli argomenti. In questo video è intervenuta anche Laura Fincato.

Le parole dei telespettatori

Durante una prima chiamata con una cittadina di Venezia il discorso si incentra sul regolamento presentato a fine luglio 2022 dall’amministrazione comunale. All’interno di tale documento la parola ‘turismo’ appare soltanto una volta. “I turisti che pernotteranno all’interno del comune di Venezia pagheranno soltanto la tassa di soggiorno, quindi di cosa stiamo parlando?” chiede la telespettatrice.

“Stiamo parlando di pendolari che sono esentati per la maggior parte. Sono le categorie di lavoro che arrivano tutti i giorni a Venezia e sono esentati”. Le persone che verranno colpite saranno le persone che arriveranno a Venezia, ad esempio, nei fine settimana a trovare la famiglia. Il controllo sul movimento è il problema maggiore in questo caso.

Il commento di Laura Fincato

Secondo Laura Fincato l’intervento della telespettatrice per quanto riguarda la lettura del regolamento, che è comunque in fase di revisione, è più che corretto. Il conduttore Luigi Gandi quindi sottolinea che la trasmissione serve a far sentire le voci dei cittadini, fornendo uno spunto a coloro che dovranno prendere decisioni importanti per la città.

“(Le persone che vivono a Venezia) devono vivere una vita normale, che è data dal fatto che hanno una residenza, una famiglia, dei servizi che utilizzano e un lavoro che svolgono. Per vivere questa vita normale, i cittadini non devono vedere bloccata la loro stessa vita. E dobbiamo dire che non in tutte le zone di Venezia questa libertà dei cittadini veneziani viene limitata. Non per questo dobbiamo limitare la libertà di venire a Venezia di alcuni cittadini”.

Laura Fincato ci tiene a sottolineare che in questo caso non parla di coloro che vengono a Venezia riservandosi camera d’albergo e ristorante. Parliamo del turismo “mordi e fuggi”.

Il bollino nero e il controllo dei movimenti

Per quanto riguarda i dati che vengono considerarti per dare il bollino alla città, sappiamo solo che il bollino nero limiterebbe la libertà di movimento di tutti, non solo dei turisti. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, Laura Fincato ha da dire che il controllo dei movimenti non va demonizzato in quanto tecnologia avanzata, anzi, l’avanzamento tecnologico potrebbe anche spronare alcune persone a venire a visitare Venezia.

“La richiesta di Venezia, come di tante altre città al mondo, è una richiesta ‘in progress’, perchè la gente vuole muoversi e ha delle risorse. Quello che è consumante di questa città e che limita la vita dei cittadini veneziani è quell’ammasso che arriva in certi momenti e in certe zone”. Conclude la politica.

GUARDA ANCHE: Venezia, il problema dei turisti e i pedaggi: parla Laura Fincato

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