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Palù: vi spiego perchè ogni vaccino ha la terza dose

Sta arrivando la terza dose, tanti i dubbi e le domande. Palù prova a far chiarezza

Terza dose. Da oggi le Ulss aprono le agende per fissare gli appuntamenti per i vaccini agli over 40. Luca Zaia darà domani 19 novembre l’ufficialità all’avvio della nuova fase . Per chi ha dubbi vi proponiamo una descrizione inedita di cos’è la terza dose del virologo, nonché presidente dell’Aifa Giorgio Palù

“Cominciamo per sfatare un’altra cosa che mi pare diventata un feticcio, si da enfasi assoluta, se non addirittura, uno spauracchio: la terza dose” ha detto Giorgio Palù.

Che cos’è la terza dose?

“Ma che cos’è la terza dose? È qualcosa di nuovo? No signori miei. La terza dose esiste dacché noi abbiamo praticato la vaccinologia come scienza. Le cosiddette due dosi, prendetevi i vaccini dei bambini: tempo zero, richiamo dopo un mese e questo vale per rosolia, vale per epatite B, vale per poliovirus e questo si chiama braiming.

Le due dosi sono le stesse non è un ciclo vaccinale, servono tutte e due per richiamare, dai centri follicolari e dalle cellule circolanti la risposta, o meglio, quelle cellule che riconoscono il recettore del virus, la proteina  S in questo caso” ha detto Giorgio Palù.

Quando fare la terza dose di vaccino

“Tutti i vaccini hanno una terza dose e, normalmente, si fa dopo i sei mesi dalla seconda e si chiama “buster”. Quindi le prime due sono il “priming” che vuol dire che danno l’innesto, cioè richiamano le cellule antigene specifiche.

Il “buster” cosa fa? Stimola quelle cellule antigene specifiche che nel frattempo si sono create e circolano nei centri germinativi negli organi linfatici nel torrente circolatorio e sono cellule memoria. Questo perché dopo la terza dose noi abbiamo un’esplosione di dieci volte della risposta sia umorale che cellulare.

Questo cosa comporta? Ha comportato degli studi che questa terza dose, fatta con il vaccino di due anni e mezzo fa, con il vaccino disegnato su quel virus, compre tutti i mutanti, ma li copre a livello di infezione. Quindi previene l’infezione con efficacia elevatissima. Ecco perché, allora l’altra domanda è: sei mesi, aspetto, mi prenoto, non mi prenoto?”

Il consiglio di Palù

“Beh, questa è una decisione che in parte è stata presa, ma quello che io posso consigliarvi è che, come vi ho detto, non esiste una storia uguale per tutti. Io sono diverso dal vostro assessore, non solo perché lei è molto carina e per il sesso e per il genere, ma sono diverso come da un mio collega maschio nello 0,1% del mio genoma. I geni per la risposta immunitaria sono i più polimorfi di tutti i nostri geni, quindi non esiste un vaccino che protegge il 100%, c’è sempre il fenomeno paradosso che anche con il morbillo, dove l’immunità di gregge è oltre il 90%, il 3-4% non risponde mai.”

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