Sono i dati del rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione messi assieme dalla fondazione Moressa, presentato oggi a Treviso, incrociati con i numeri dell’analisi demografica dell’osservatorio regionale, diffusi sempre oggi.
Nel Veneto le nascite complessive, incluse quelle dei figli di chi è immigrato, nel 2022 sono state 32.000. In prospettiva non bastano per sostituire chi andrà in pensione. Al punto che, anche per il prossimo anno scolastico 2024-2025, sono stati soppressi ben 32 istituti scolastici. Entro il 2027 da 592 attuali scenderanno gli istituti a 550.
Le nuove imprese sostituiscono quelle già esistenti
Sono numeri che aprono uno scenario problematico. Perché riducendosi gli studenti e la formazione, il mondo del lavoro sarà sempre più in difficoltà a reperire addetti ed innovare. La fondazione Moressa ha aperto un focus su come sta evolvendo l’approccio alla nostra economia degli immigrati, su cui il mondo imprenditoriale ripone molte speranze.
L’aumento degli imprenditori stranieri, dunque, è in crescita e questa è una buona notizia; la brutta è che le loro imprese, anziché interagire con quelle già esistenti, tendono a sostituirle.
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