Economia e società

Expo 2020: Venezia come Capitale mondiale della sostenibilità

Venerdì 1 ottobre il lancio ufficiale della candidatura a Capitale mondiale della Sostenibilità all’Esposizione Universale di Dubai

La Città di Venezia al centro della ribalta internazionale con il lancio della candidatura a Capitale mondiale della Sostenibilità all’Expo 2020 di Dubai.

Collegare le menti, creare il futuro

Expo 2020, che ha preso il via venerdì 1 ottobre negli Emirati Arabi Uniti, coinvolge 192 Paesi di tutto il mondo. L’evento, che si svolge con un anno di ritardo, punterà l’attenzione fino al 31 marzo 2022 sul tema “Connecting Minds, Creating the Future” (collegare le menti, creare il futuro). Durante questi sei mesi, i Paesi partecipanti presenteranno al mondo il meglio delle loro idee, progetti, modelli innovativi rispetto a mobilità, sostenibilità e resilienza.

Nella prima settimana tematica dedicata al “Cambiamento climatico e Biodiversità” in corso al Padiglione Italia, la Città di Venezia è stata proposta come modello internazionale per il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici e la promozione di processi innovativi di transizione ambientale, innovazione culturale e sociale. C’è la consapevolezza che se si salva Venezia, tutte le altre città del mondo a rischio potranno essere tutelate.

Venezia Capitale mondiale della sostenibilità

Alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, Venezia è stata proposta come un laboratorio internazionale di sperimentazione e innovazione sociale. In lei dove transizione energetica, gestione dei flussi turistici, difesa della residenzialità, rigenerazione educativa e resilienza culturale si intersecano.

Lo scopo è quello di affrontare la vera sfida del mondo contemporaneo: il contrasto ai cambiamenti climatici, di cui il capoluogo lagunare rappresenta l’emblema. Tutto ciò è accaduto nel primo focus della giornata dedicato alla città, a 1600 anni dalla sua fondazione.

Venezia è una città unica, punto di incontro tra società civile, mondo accademico e scientifico. Sempre più spesso, però, è minacciata da fragilità che mettono a rischio il patrimonio artistico, il sistema socio-economico e residenziale e l’ecosistema lagunare.

Nel corso del dibattito oltre al primo cittadino sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Glisenti, commissario italiano Expo 2020 Dubai, Antonello Pasini, fisico del CNR, Marco Alverà, amministratore delegato di SNAM, Tiziana Lippiello, rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Carlo Bagnoli, docente di Strategy Innovation a Ca’ Foscari e ideatore del progetto VeniSIA, acceleratore di innovazione sostenibile per rispondere alle grandi sfide ambientali del nostro tempo.

Le parole del primo cittadino

“E’ un grande onore rappresentare Venezia al padiglione Italia all’Expo di Dubai – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro – e testimoniare il ruolo che la nostra città potrà avere nel futuro. Abbiamo un’occasione storica: stiamo uscendo dalla pandemia e bisogna tornare a pensare al tema dello sviluppo economico con un forte senso di responsabilità. Insieme alle istituzioni pubbliche locali, regionali e nazionali, ad importanti istituzioni culturali e a imprese private abbiamo candidato Venezia a diventare Capitale mondiale della sostenibilità.

Dobbiamo fare squadra, metterci in gioco e trovare soluzioni concrete ai problemi attuali attraverso la scienza, la cultura, la tecnica e l’innovazione. Venezia è anche molto fragile come dimostrano gli effetti dovuti ai cambiamenti climatici in corso, primo fra tutti l’innalzamento dei mari”.

Il sindaco ha quindi parlato del Mose e del rilancio di Porto Marghera come polo per la produzione di energie alternative. Al centro dell’intervento del primo cittadino anche la riqualificazione urbana, la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia, lo sviluppo delle sue infrastrutture. “Bisogna avere fiducia gli uni negli altri e fare comunità. Venezia dà il benvenuto a tutti coloro che vogliano collaborare per trovare soluzioni”.

Venezia come laboratorio vivente, rivolto al futuro

“L’unicità di Venezia è particolarmente stimolante per il ripensamento di una nuova dimensione spazio-temporale in cui il rapporto tra ambiente naturale e ambiente sociale è armoniosamente equilibrato – ha dichiarato la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello. L’innovazione si basa sulla consapevolezza del passato e dell’ambiente sociale e naturale.

In 1600 anni di storia fatta di multiculturalismo, commercio internazionale, spirito imprenditoriale, arte e scienza, Venezia si è rivelata un laboratorio vivente radicato nel passato ma rivolto al futuro. Venezia capitale mondiale della sostenibilità rappresenta dunque un appuntamento decisivo per contribuire ad affrontare una sfida di respiro globale con il contributo, fondamentale, delle nuove generazioni. Abbiamo davanti a noi una grande responsabilità ma anche una grande opportunità”.

La Rettrice, nel solco della collaborazione e degli scambi culturali tra Occidente e Oriente, ha inoltre annunciato la realizzazione, nel 2022 a Ca’ Foscari, di una Esposizione dedicata a Venezia e alla città cinese di Suzhou, entrambe città d’acqua e da diversi anni gemellate. L’esposizione sarà uno degli appuntamenti dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022.

L’evento

Nel corso del forum sono stati proiettati tre video sulla città per valorizzarne arte, cultura e tradizioni. I promotori della Fondazione “Venezia Capitale mondiale della sostenibilità” hanno poi illustrato come puntino a rendere la città un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e ESG (ovvero temi di Ambiente, Sociale e Governance). Tra le proposte anche l’organizzazione di una “Biennale della Sostenibilità”.

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