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Droga: bloccato un canale di fornitura milionario

Gli arresti di oggi effettuati dai poliziotti della squadra mobile di Padova, che hanno interrotto un canale milionario di droga, portano un po' di tregua nel mercato dello spaccio che sta distruggendo Mestre e una generazione di ragazzi

Droga a Padova, ancora una raffica di arresti per spaccio di eroina e cocaina. Le manette, scattate per opera della squadra mobile di Padova, di Treviso, di Modena e di Lodi e la scoperta di un canale di approvvigionamento settimanale dall’estero tornano a puntare il riflettore sul florido mercato di sostanze stupefacenti, che nel Nordest ruota attorno a Mestre.

Gli arresti

In carcere sono finiti tre nigeriani, dai 35 ai 31 anni, e uno spagnolo i Saragozza di 49 anni. Per due donne, una nigeriana di 24 anni e una spagnola di 54, è scattato invece il divieto di dimora in Veneto. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 42 kg di sostanza stupefacente, per un valore di 1 milione di euro. I nigeriani risiedevano a Padova, Treviso, Polesella, e Casale sul Sile.

L’inchiesta

L’inchiesta era partita nel 2021, e questo significa che la fornitura proseguiva settimanalmente da due anni. Complimenti arrivati da Luca Zaia, che ha sottolineato la professionalità e l’abnegazione con cui hanno ottenuto un risultato importante per la tutela della collettività. Gli investigatori hanno scoperto l’esistenza di un fiume di droga che, dopo le riaperture post-Covid, ha rivelato tutti suoi effetti letali su un tessuto sociale, quello di Mestre e di Marghera, duramente colpito.

La droga

Da mesi i tossicodipendenti, quasi tutti provenienti da altre città venete e non, si nascondo fra i palazzi per iniettarsi le dosi. Ultimamente è ricomparsa l’eroina gialla, quella che uccide. Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Venezia Michele Di Bari, sta pensando ad una nuova strategia.

Intanto, il sindaco ha autorizzato i residenti di via Manin e via Einaudi a chiudere di notte, con dei cancelli, un intero passaggio pedonale, perché diventa l’ennesimo punto di spaccio appena cala il buio.

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