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Contributo d’accesso, in aiuto arriva una piattaforma

L'introduzione del contributo d'accesso a Venezia preoccupa gli operatori turistici, ma un nuovo sistema cerca di semplificare la gestione e mitigare l'overtourism

Mancano ormai pochi giorni all’introduzione del contributo d’accesso a Venezia e cresce l’ansia tra gli operatori turistici.

Un nuovo sistema per gestire il contributo d’accesso a Venezia

Il timore  è quello di non riuscire a dare la giusta assistenza ai clienti e, magari, raccogliere alla fine della sperimentazione disaffezione per la città. Per questo, in un convegno tenuto oggi a Venezia, l’amministrazione comunale ha spiegato come accedere ad una piattaforma che Ca’ Farsetti ha attivato proprio per gli operatori turistici. Si tratta di un sistema che elimina la necessità di inserire i nomi dei partecipanti, fornendo ai capigruppo, in caso di comitive, un codice valido per tutti.

A proposito di questa nuova piattaforma, Simone Venturini, assessore al turismo del comune di Venezia, dichiara: “Nell’introdurre questo sistema, il comune di Venezia ha preso contatti, negli ultimi anni, con le categorie principali che si occupano di turismo, quindi soprattutto albergatori e tour operator. Questo per riuscire a garantire un sistema che fosse per loro inter operabile facilmente e che, quindi, senza particolare sovraccarico di lavoro, potesse essere gestito con il supporto dell’informatica.”

“Ciò si è concretizzato in un sistema molto inter operabile per gli albergatori. In alcuni casi, i clienti possono vedersi già automaticamente registrati e ottenere il qr code. In altri casi, con poco sforzo, l’albergatore o il singolo turista può prenotarsi con molta facilità e ottenere l’esenzione. Dall’altra parte, con i tour operator che gestiscono gruppi, si è lavorato per garantire una corsia semplice di registrazione, anche in vista del nuovo regolamento che entrerà in vigore. Quest’ultimo prevede gruppi più piccoli, sotto le 25 persone, e nuove modalità di accompagnamento in giro per la città. Il fine ultimo è quello di evitare il disagio e la frizione tra l’utilizzo che ne fa il gruppo organizzato, che si muove in gruppo e, quindi, crea un maggior numero di sovraccarico della città, e, dall’altra parte, il residente o il turista individuale.”

Il ruolo chiave di mediazione di Confcommercio Ascom Venezia

La Tavola Rotonda è stata organizzata da European Tourism Association (ETOA), Federazione Turismo Organizzato (FTO) e con il supporto di di Confcommercio Ascom Venezia. L’obiettivo di associazione di categoria è di fare da tramite tra comune e operatori.

Le parole di Roberto Panciera, Direttore Ascom Venezia: “Io penso che in questa delicata fase di introduzione di norme che cercano di dare una regolazione ai flussi turistici di Venezia, un’associazione come Confcommercio debba svolgere un ruolo di mediazione. Deve accogliere le esigenze e le difficoltà di tutti gli operatori del turismo che, di fronte a questa nuova normativa, si sentono oggettivamente in difficoltà. Devono dare, inoltre, la possibilità all’amministrazione di dare tempestivamente le giuste risposte per poter rendere compatibile il contributo d’accesso e il suo significato con le necessità operative che hanno le varie aziende di poter gestire e semplificare al massimo l’applicazione di questo contributo.”

Le prospettive nell’affrontare l’overtourism a Venezia

Che si debba intervenire sull’overtourism a Venezia, sono in pochi ad avere dubbi, dati i numeri di arrivi previsti. Piuttosto, le divisioni si creano sul come intervenire. Il contributo d’accesso, che, in realtà, è una prenotazione, non essendo stato fissato un numero chiuso, è una sperimentazione. Quindi, nel mondo degli operatori turistici, ci si attende degli aggiustamenti nel caso si creino disagi.

Si espone sui dati Gabriele Milani, Direttore FTO: “Già oggi abbiamo a Venezia dei numeri che parlano chiaro: 6 milioni di arrivi, 12 milioni di presenze che pernottano a Venezia e a questi si aggiungono tutti coloro che fanno una visita in giornata. Questi numeri possono solo crescere in futuro, vista la popolazione mondiale che viaggia. Già oggi siamo tornati a 1 miliardo e mezzo, la previsione è quella di arrivare a 1 miliardo e 8 nel giro di pochi anni. Sono numeri che sono tornati ad essere come nella fase pre-Covid e bisogna intervenire.”

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