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Con la musica alla scoperta delle scuole

Sono tra gli edifici monumentali più belli e ricchi di storia, parliamo delle scuole grandi di Venezia, che un'inedita maratona musicale ci fa scoprire in una chiave diversa.

Fin dal medioevo, le scuole erano forme associative. Queste univano ad esempio le categorie professionali come i calegheri, i battiloro, i laneri, oppure riunivano comunità di stranieri stanziali in laguna come i tedeschi, i turchi, i dalmati o ancora erano scuole di devozione e filantropia, le famose sette scuole grandi.

Le scuole grandi veneziane

La più antica è la scuola grande di San Teodoro alla quale seguirono San Giovanni Evangelista, San Rocco, San Marco, Santa Maria della carità, quella dei Carmini e della Misericordia.

25 aprile 2023: concerto nelle scuole

Il 25 aprile, San Marco, ogni scuola si recava in corteo nella basilica esponendo il proprio stendardo. Per richiamare questa consuetudine, per la prima volta, il 25 aprile 2023, Marco Toso Borella, direttore della Big Vocal Orchestra e dei Vocal Skyline, ha fatto risuonare 200 voci in uno spettacolare concerto itinerante in una decina di scuole grandi e storiche. La prima è stata la scuola grande di San Marco conosciuta dai veneziani per essere l’ingresso principale per l’ospedale civile Santi Giovanni e Paolo.

I “corpi sociali intermedi”

Mario Po’, Direttore Polo Museale Scuola Grande di San Marco: “Le scuole e soprattutto le scuole grandi a Venezia, sono uno dei segreti dell’ordinamento statuale di questa città e repubblica. Questo perchè sono delle istituzioni che noi oggi definiremmo come “corpi sociali intermedi”, ossia delle organizzazioni che stanno tra il potere del sovrano e la città.

All’interno della scuola grande di San Marco, questo leone che cosa ci dice? Ci dice che lo Stato qui esercita una parte della propria sovranità. Quando io, Stato, sono libero nella pienezza della mia sovranità, il mio libro – dice riferendosi al libro che compare nelle raffigurazioni del leone di San Marco- è aperto, qui posso chiuderlo. Questo perchè si riconosce che la scuola grande di San Marco, attraverso l’esercizio della caritas, sta realizzando una quota di sovranità. Lo Stato delega dunque alla scuola questa porzione di sovranità.

San Marco e la duplice dimensione

La morte di San Marco, che noi oggi ricordiamo ogni 25 aprile, è dettata proprio da questa importante affermazione sul fatto che ogni persona ha una duplice dimensione, ed è una dimensione che non si può scindere: il corpo e lo spirito, l’immanente e il trascendente, il fisico e il metafisico. San Marco predica davanti alla Biblioteca di Alessandria d’Egitto, un edificio che conteneva una ricchezza straordinaria. All’ingresso della Biblioteca però questa non era indicata come tale ma veniva detta “l’ospedale dell’anima”. La cultura e la cura inscindibilmente legate”.

GUARDA ANCHE: L’offerta formativa delle scuole professionali

 

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