Il Fatto

Boraso: servono gare internazionali per concorrere sulle spiagge

Il turismo italiano rischia di diventare preda delle multinazionali

Nuova puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” dal titolo “droga libera o repressione con nuove leggi?” Ne parliamo con Renato Boraso, Assessore alla Mobilità e tante altre deleghe del comune di Venezia, primario di psichiatria Pier Paolo Urbani che analizzerà anche gli effetti della droga sulla psiche umana, Giampaolo Conte ossia il responsabile del comitato di Via Piave e altre zone di Mestre, che lamenta un degrado importante in questa realtà veneziana.

Luigi Gandi: “La politica del silenzio non funziona, non si può stare zitti per non fare confusione. Ci hanno portato via anche le spiagge, facendo così. Andremo alla fiera del turismo a Dubai per rappresentare una delle nostre migliori qualità e faremo dirette continue qui su Televenezia”

Spiagge e gare internazionali: parla Boraso

Renato Boraso, Assessore alla Mobilità Comune di Venezia: “Questo vale anche per la Spagna, per il Sud della Francia e per tutte le altre aree turistiche d’Europa che si affacciano sul Mediterraneo? Le regole devono esserci e valere anche per la Commissione Europea. Servirebbero gare internazionali per concorrere sulle spiagge di tutti gli Stati membri dell’Unione.

Migranti

La gestione dell’emergenza migranti poi va gestita all’unisono, perché non può essere appannaggio di poche realtà nazionali. Sento solo accuse contro la guardia costiera e la guardia di finanza. In Italia, in questi ultimi anni, sono state salvate decine di migliaia di migranti senza un solo articolo o una lode espressa per il lavoro svolto con costanza e coraggio dalla capitaneria di porto italiana. Purtroppo è successa una disgrazia, ma i colpevoli possono essere solo gli scafisti.”

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