Sesta settimana di proteste in Iran, soprattutto di studenti e studentesse contro la teocrazia degli Ayatollah e l’obbligo del velo per le donne. A Venezia, a Punta della Dogana, l’ordine degli avvocati con il presidente del tribunale e la presidente della commissione per le pari opportunità hanno organizzato una manifestazione in solidarietà dei cortei.
Le proteste iraniane
Secondo Teheran le rivolte seguite all’uccisione della ventiduenne curda perchè non portava correttamente il velo starebbero per finire, ma non la solidarietà in tutto il mondo per una protesta che è stata repressa con 200 uccisioni di cui 27 minori. A Venezia i manifestanti hanno voluto ribadire la libertà di scelta dell’uso del velo.
Federica Santinon, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Venezia:
“L’Ordine degli Avvocati di Venezia non poteva non aderire a questa iniziativa in favore dei diritti delle donne iraniane che vengono calpestati tutti tutti i giorni in maniera barbara. Noi siamo qui per tenere alto il grido di allarme nei confronti dell’Iran.”
Valeria Mazzotta, presidente della Commissione per le pari opportunità:
“Siamo qui per ricordare, con questa iniziativa, la libertà di scelta e di autodeterminazione che è un diritto fondamentale che tutti debbono poter avere.”
Salvatore Laganà, presidente del Tribunale di Venezia:
“Io sono venuto soprattutto come magistrato, come giurista. Come difensore dei diritti delle persone per dare un concreto segno di solidarietà alle donne Iraniane che stanno lottando con un coraggio da leonesse per la salvaguardia dei loro diritti minimi.”
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