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Alessandro Destro: architettura dei casoni in laguna

Alessandro Destro, dottore in architettura, parla delle caratteristiche dei casoni nella zona delle valli da pesca, spesso residenze adibite per le battute di caccia

Alessandro Destro parla dei casoni delle valli da pesca, con la loro architettura ed il tipico camino che le contraddistingue.

All’interno delle valli si possono rinvenire i casoni. Ci puoi parlare, brevemente, della tipologia architettonica e delle caratteristiche di questi manufatti, che si trovano ancora in particolar modo nella parte alta della laguna?

I casoni

I casoni sono di tradizione antichissima. Abbiamo in mente i vari casoni ristrutturati nelle zone di Caorle e Bibione. Soprattutto, ne sono stati sistemati parecchi ancora con il tetto con la copertura in paglia, graticci di arelle e varie tipologie di canne di bambù. Nascono come vera e propria abitazione e fabbricato idoneo alla pesca.

Con il tempo poi si è affinata anche la tradizione e lo sport della caccia e quindi i casoni di fatto in una valle sono due. Quello di pesca ancora adibito per gli operai, i pescatori e come ricovero attrezzi, le reti e tutte gli altri arnesi attinenti alla pesca. Il casone di pesca è quello più vicino alla parte di acqua salmastra e vicino al canale Colauro, dove convergono tutte le specie per essere pescate.

Il casone di caccia è l’abitazione, di fatto, vera e propria padronale della proprietà e del concessionario della Valle da Pesca. Il quale, appunto, ospita amici o per una battuta di caccia o semplicemente per i pranzi. Nasce quando, nel fine ottocento, primo novecento,  dei proprietari di stampo industriale, che investono sulle Valle da Pesca, anche per avere una loro riserva di avifauna, costruiscono dei magnifici fabbricati in stile rurale.

Il camino alla vallesana

Proviamo a pensare a Valle Zappa, per esempio, che viene inquadrata adesso in stile olandese. Una casa vera e proprio nobile, che però ha una sua caratteristica. Che sia una abitazione semplice anni sessanta, con le contro finestre, che sia una abitazione nobile di tradizione con mattoni facciavista o intonaci particolari, stucchi e vari dipinti all’interno, nel casone di valle non può mancare il cosiddetto camino alla vallesana.

È un vero e proprio vano, attorno al quale, si radunano gli ospiti dopo pranzo, dopo una battuta di caccia, dopo dei momenti di divertimento per parlare di tutto, di tradizioni antiche, della storia della caccia particolare, di una pesca magari miracolosa et cetera. Quindi, in questo camino alla vallesana si faceva proprio riunione sociale dopo pranzo, momenti di convivialità.

Ad oggi sono rimasti pochissimi focolari in pietra, sono stati sostituiti, magari, da altri tipi di focolare o da sale da pranzo. Ma il camino alla vallesana si contraddistingue come un vano esagonale o semicerchio e si può vedere al di fuori di qualsiasi casone di caccia noi andiamo a vedere nelle valli”.

GUARDA ANCHE: Alessandro Destro, come funziona la valle da pesca

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