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Via Piave: l’illegalità anche in negozi stranieri

Il clima di violenza e di illegalità di via Piave torna a diventare un caso nazionale dopo un servizio mandato in onda da Mario Giordano nella sua trasmissione "Fuori dal Coro", mentre la guardia di finanza alza il velo anche sull'illegalità che esiste in alcuni negozi gestiti da stranieri

Non solo spaccio nella zona di Via Piave ma anche trasgressioni negli alberghi e nei negozi gestiti da stranieri. In un blitz in Via Piave, Via Cappuccina e Ca’ Marcello a Mestre scattato in queste ore, la Guardia di Finanza ha registrato un lungo elenco di infrazioni ed emesso in totale sanzioni e 100 mila euro.

Illegalità in Via Piave e dintorni

Trovati due lavoratori assunti in nero in un albergo. Sequestrati quasi 14 mila pezzi di abbigliamento, di ferramenta e di bigiotteria senza etichettatura. Sequestrate 530 bottiglie di alcolici in un negozio senza la licenza per venderle. Ancora, 250 chili di carne e di pesce conservati male e senza etichette.

Nelle stesse ore i finanzieri delle Fiamme Gialle hanno trovato due tunisini in via Cappuccina senza permesso di soggiorno e la Guardia di Finanza li ha accompagnati nel centro di permanenza per il rimpatrio a Gorizia.

Grazie ai cani antidroga i finanzieri nelle ultime ore controllando 270 persone ne hanno trovate 20 in possesso di sostanze stupefacenti pesanti e leggere e trovato ed espulso altri due tunisini senza permesso di soggiorno. Un’altra espulsione è stata eseguita dai carabinieri nel pomeriggio di mercoledì dopo aver trovato ancora in via Cappuccina un altro tunisino non in regola coi documenti.

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