Venezia Cambia

Vendramin Corner: verso nuovi obiettivi scolastici

Integrazione di obiettivi formativi, cittadinanza e nuove tecnologie all'Istituto Vendramin Corner a Venezia

Vari sono gli obiettivi degli Istituti veneziani che offrono un’offerta formativa molteplice su più fronti e su più qualifiche. In particolare facciamo riferimento all’economia del mare. Lo stesso Istituto Vendramin Corner raggruppa più istituti con varie e diverse finalità, dando risposte concrete alle motivazioni e ai sogni di tanti giovani. La scuola sta cambiando e di conseguenza gli stessi obiettivi.

Integrare obiettivi formativi e cittadinanza

Michelangelo Lamonica, Dirigente scolastico: “Il diploma 4 anni più 2 ha il medesimo valore legale, l’accesso all’università rimane quindi garantito. La scuola italiana, non solo il Vendramin Corner, ha come obiettivo quello di creare un cittadino e quello rimane quindi l’obiettivo primario. Gli obiettivi legati alla cittadinanza, gli obiettivi legati alle famose STEM ovvero quelle competenze in ambito scientifico su cui noi statisticamente dobbiamo dare una risposta al territorio e anche a tutte quelle competenze come italiano, inglese quelle competenze che in qualche modo creano una persona, un essere pensante.”

“Il tutto va fatto in un mondo che corre veloce. Contemporaneamente nel caso di Venezia mantiene anche una sua storica lentezza nella tradizione. Questo significa spiegare ai ragazzi che tu riesci ad essere efficace anche non superando i limiti di velocità. Significa comprendere cos’è il moto ondoso, il rispetto del prossimo avendo all’interno di quel contesto di persone quelli che saranno i futuri gondolieri che sono fortemente penalizzati dal moto ondoso e quelli che sono anche i conduttori di mezzi per il trasporto di merci e di persone i quali rischiano  se non conoscono bene come muoversi di generare un moto ondoso che danneggia la città stessa.”

Il ruolo delle nuove tecnologie nella progettazione 

“All’interno dell’ecosistema abbiamo tutti i vari attori. Andare a costruire barche in legno non significa non essere in grado e non comprendere dei materiali e delle tecniche innovative. Avere da questo punto di vista un istituto che ha tanti indirizzi come meccatronica, informatica e biotecnologie e il nautico permette quindi di mischiare le cose. Ed ecco quindi che grazie alle nuove tecnologie riusciamo a progettare non più su carta ma su computer dei modelli. Quest’ultimi sono dei CAD ovvero dei modelli di disegno che vengono trasformati in CAM, modelli che contengono all’interno delle informazioni connesse ai materiali.”

“I ragazzi a questo punto senza costruire l’oggetto, hanno la possibilità di fare delle prove strutturali di sollecitazione e di peso per valutare la capacità di reggere il moto ondoso. Tramite delle macchine a calcolo numerico si va anche a superare quella che è la stretta manualità. Bisogna ricordarsi sempre da dove si viene, perchè se ci dimentichiamo di questo non possiamo nemmeno avere chiaro l’obiettivo verso cui stiamo andando.”

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