Scelte le tre opere finaliste del premio letterario Città di Mestre che raccoglie opere inedite in tutto il territorio nazionale. Ugo Ticozzi, presidente del Comitato Mestre domani che pubblica a propria spese le opere, invita la città a farsi avanti per entrare nella giuria popolare che dovrà scegliere il vincitore
Premio letterario Città di Mestre
L’iniziativa letteraria sta sempre più prendendo piede e anche quest’anno è arrivati alla selezione di tre libri, un giallo e due romanzi. La giuria, oltre ad essere scelta dal premio letterario, è anche popolare, per qui chiunque lo desideri può partecipare. Questi libri hanno lo scopo di rendere Mestre più città, darle maggior identità, creare socialità e creare una personalità.
Cosa fare per partecipare?
Per partecipare, basta fare una richiesta alla mail mestredomani@gmail.com. “Noi risponderemo inserendovi fra le persone a cui saranno consegnati i libri alla pubblicazione a fine giugno. attenderemo poi la valutazione entro inizio settembre, che sarà considerata come facente parte della giura popolare”. Così ci riporta l’organizzatore, Ugo Ticozzi.
L’organista luterano, di Domenico Romano Mantovani
Domenico Romano Mantovano è un insegnate in pensione, già con esperienze passate nel mondo della scrittura, sia per adulti che per ragazzi.
A presentarci il libro è lo stesso Ugo Ticozzi, attraverso un breve commento: “L’organista luterano è una storia di coincidenza, una coincidenza in cui si trovano l’organista luterano (quarant’enne e protagonista) insieme con una giovane vent’enne. Fra i due, facenti parti della confessione luterana, nasce un amore legato dalla passione per l’organo. La loro storia d’amore si sviluppa in un intreccio di relazioni e conoscenze. L’aspetto più interessante, però, è che il libro non racconta solo la loro storia, ma anche quelle di altri personaggi, i quali ciclicamente intervengono in prima persona. Per cui vediamo gli stessi fatti interpretati da punti di vista diversi che poi si intersecano nella continuazione della storia, incidendo su questa.”
La Gigia del Pass, di Michele Zanetti
Michele Zanetti è un uomo da sempre interessato alla natura, presiede l’Associazione Naturalistica Sandonatese e ha già scritto varie opere. Il libro parte da un periodo storico lontano, fra la prima e la seconda guerra mondiale. È un romanzo racconta la vicenda di una fanciulla che diventerà poi adulta, con tre figli da tre uomini diversi. Lei gestisce un passo-a-barca (transiti sui fiumi mediante una barca) sul Piave (o sulla Piave, stando alla vecchia denominazione, come l’autore chiama il fiume), fra Romanziol e Zenson. Ha una sua vita molto autonoma e indipendente: la sua libertà sta nell’amore e lei vuole rivendicarla. Il libro parte da un periodo storico lontano, fra la prima e la seconda guerra mondiale. All’epoca il maschilismo era imperante, più di oggi: nella scelta degli uomini sta il suo coraggio.
I magazzini del sale, di Andrea Gobbo
È un giallo storico. Siamo nei primi anni del ‘200. I protagonisti si chiamano Tommaso ed Elena. Le loro storie si incrociano con la quarta crociata di Enrico Dandolo. Lei è vicina alle spie genovesi, che cercano di boicottare la conquista veneziana di Costantinopoli. I genovesi entrano a Venezia sotto mentite spoglie e cercano di mettere a soqquadro la campagna bellica della loro rivale.
Chi faceva le crociate arricchiva anche il proprio territorio, quindi il giallo si concentra su chi voleva impedire ciò?
“Sì, i genovesi sotto mentite spoglie cercando di contrastarlo cercando di incendiare le navi veneziane”.
L’anno scorso avete avuto molto successo
“Sì, già allora abbiamo avuto una trentina di libri, quest’anno siamo stati un po’ in difficoltà perché abbiamo ricevuto 45 volumi e la commissione tecnica ha dovuto leggerli e studiarli. Ce ne sono stati parecchi di belli quindi c’è stata una discussione su quali pubblicare e spesso le idee non coincidono.
Diciamo che questo premio a carattere nazionale viene molto apprezzato, i libri che pubblichiamo lo facciamo a spese del comitato mentre per altri premi rischia di diventare una lotta tra case editrici invece che di autori”.
È una bella lotta ora fra case editrici al momento
“Speriamo che i mestrini ci seguano perché vogliamo dare un contributo alla crescita di Mestre come città”.