Questa sera con i sindacati parliamo della sanità italiana. Gli ospiti in studio: Marj Pallaro, segretario generale della CISL del Veneto, Sonia Todesco della CGIL del Veneto e Pietro Gasparoni, il nostro testimonial sulla sanità. Al telefono Ciro Silvestri, Segretario del Sindacato FISI.
Sonia Todesco, CISL: “Abbiamo sentito diverse telefonate a tema Covid. Questo significa che ha colpito molto le persone, anche psicologicamente. Con degli effetti che tutt’oggi ci trasciniamo dietro, dal punto di vista psicologico, se non fisico. In queste trasmissioni, ma anche nei giornali e nei comunicati, parliamo sempre di ciò che non va, malfunzionamenti, manca il personale, manca il finanziamento, mancano i professionisti, manca un’organizzazione, manca un’idea, eccetera.
Forse dovremo anche dire che metterla solo su questo piano fa perdere molte energie, noi dobbiamo combattere per questo servizio sanitario pubblico. Dobbiamo trovare l’energia dentro di noi per attivare l’interesse delle persone. Che non sia solo un lamento, ma che sia energia costruttiva, dobbiamo battere cassa dalla regione, chiedere che si facciano protagonisti per il finanziamento, che vadano in conferenza stato-regioni a battere i pugni per avere più soldi per il personale. Dobbiamo tirar fuori il meglio delle persone per conservare quello che abbiamo, il bene più prezioso.”
Il suggerimento di Todesco
Luigi Gandi: “Adesso voi del sindacato sentite l’esigenza di difendere la sanità, vituperata e maltrattata. Perché è ora di finirla, il comparto pubblico è sempre stato motivo di orgoglio nella nostra sanità, e non dobbiamo più parlare male della sanità pubblica”
Sonia Todesco: “Abbiamo dei professionisti e sono tutti bravi, tutti! Si sono fatti carico di problemi enormi e ogni giorno vanno al lavoro, timbrano il cartellino e curano le persone. Questo fanno i nostri professionisti. Allora, noi sindacalisti, la regione con le sue responsabilità, lo stato con le sue responsabilità dobbiamo trovare le soluzioni perché il sistema rimanga in piedi. Oggi non possiamo sentire che non ci sono soldi per la sanità.”
Dichiarazione di intenti
Luigi Gandi: “Brava! Tra l’altro, io voglio continuare questa collaborazione con i sindacati perché è importante. Adesso io andrò in Romagna a fare testimonianza di ciò che succede, dal 6 al 9, poi torno su. Dopo la riunione con i ministri a Pordenone faremo altre trasmissioni. Abbiamo deciso con l’editore di portare la televisione sulla strada, cioè andremo davanti al Ca’ Foncello, davanti alla clinica di Monastier, andremo a San Donà, andremo davanti alle case di riposo dove sono successi i problemi, andremo al San Gregorio a Valdobbiadene.
Andremo a sentire intervistando le persone che escono da questi ospedali, la loro esperienza. Chiediamo con lo spirito di migliorare, perché penso che sia importante da migliorare, da valorizzare il comparto pubblico, e non solo il privato. In questo momento, la politica è per il comparto privato convenzionato e non, ma è anche importante il pubblico, per dare risposte ai cittadini.”
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