Il Veneto è sotto osservazione anche se va meglio di come andava nel novembre scorso. Certo il covid c’è ancora, ma è tenuto sotto controllo con i vaccini e ora l’obbiettivo è salvare lo shopping natalizio e le vacanze sulla neve per non mettere in ginocchio settori già sull’orlo del fallimento.
Situazione covid
C’è un’estrema variabilità, tre giorni fa è stato registrato un rallentamento della crescita, mentre in queste ore c’è una nuova risalita. Secondo i virologi è la forte contagiosità della Variante Delta a fare la differenza. Un solo focolaio può spargere molto virus.
Saltato un concerto
Oggi, a causa di questa situazione incerta, a Mestre è saltato un concerto in programma al Toniolo nell’ambito di Veneto Jazz. “Difficile pianificare il tour degli artisti con la crisi pandemica internazionale” ha detto l’organizzazione.
Apertura degli impianti di sci
Questa notizia viene bilanciata, però, dall’apertura degli impianti di sci a Col Gallina. Gli operatori turistici hanno il fiato sospeso in queste ore perché sono proprio il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le provincie autonome di Trento e Bolzano, le Marche ad avere una maggiore incidenza di positivi. Oltre il 30%.
Anche se Luca Zaia non si stanca di ripetere che nella nostra regione il numero di tamponi è molto più elevato che in altre regioni e dunque si trovano più positivi.
Franco Locatelli, il coordinatore del comitato tecnico scientifico si è dichiarato convinto che nel prossimo Natale ci sarà più socialità rispetto che all’anno scorso.
Anticorpi monoclonali
Nel Veneto, oltre che al vaccino sta funzionando in oltre la somministrazione degli anticorpi monoclonali. Nell’Ulss 3 Serenissima, su 200 pazienti sottoposti a questa cura, soltanto 4 hanno avuto bisogno del ricovero.