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Presepio “La vita rurale ai primi del ‘900”

La tradizione presepistica si intreccia con la storia della campagna veneta nella chiesa parrocchiale di San Martino a Gazzo Padovano

Il presepio della chiesa di San Martino a Gozza offre un tributo alla campagna veneta in uno straordinario ritorno al passato.

I bambini giocano a palle di neve, sopra il letto c’è il quadro con la sacra famiglia e i giornali annunciano l’arrivo di una grande gioia. In questo borgo incantato della campagna Veneta, l’orologio si è fermato ai primi del ‘900. Ed è proprio questa straordinaria concretezza evocativa a rendere unico il presepio nella chiesa parrocchiale di Gazzo nell’alta Padovana. “Come tutti i presepi” dice il Vice Presidente della Provincia di Padova “è una grande espressione di amore del Natale. È un presepio molto ricco di storia e di tradizione, che alcuni cittadini di questa comunità, da tanti anni stanno tramandando, con l’arte di realizzare statue ed angoli di presepio”.

Ogni anno il presepio si arricchisce di elementi

L’umile vita quotidiana abbraccia con naturalezza il mistero dell’incarnazione, come se solo tra gli orti e le stalle potesse compiersi il miracolo. “Di anno in anno l’anno sono stati aggiunti elementi che caratterizzavano la vita della campagna veneta” commenta, invece, il Parroco della Chiesa di San Martino, in Gozza “E che parlano della tradizione anche del fare Natale, attraverso il presente. Perché il signore venga ad abitare nelle nostre case e nella nostra quotidianità”.

La coppia che da vita a questa tradizione

Gli autori di questa rappresentazione, che va al di là del sacro per raccontare il mondo rurale alle spalle della società contemporanea, sono Licia Visentin e Nereo Gasparetto. Una coppia disposta ogni anno a ricominciare da capo con un nuovo presepio. Le parole della donna: “Le statue sono fatte in argilla e vengono fatte da mio marito. Perché ci siamo divisi un po’ i compiti: lui fa più la parte tecnica e la costruzione delle case in polistirene e, dopo di che, quello che riguarda il colore e tutto il resto lo faccio io. Colori acrilici e argilla,  che a sua volta viene cotta a nove di Bassano da un laboratorio che conosciamo. Viene sempre fatta una ricerca, per il tempo in cui viene fatto, cioè nel nei primi del ‘900 circa, e si crea un progetto, un disegno, si discute e si vede di realizzarlo”.

Il laboratorio per aspiranti presepisti

L’indubbia arte espressa in questo allestimento, tutto fatto a mano, ha convinto l’amministrazione comunale di Gazzo ad organizzare un laboratorio. E chissà che non esca qualche nuovo presepista. A riguardo, il commento della Sindaca Ornella Leonardi: “Noi come amministrazione comunale vogliamo che questa tradizione continui. Abbiamo deciso di sostenere un laboratorio, dove Nereo e Licia possano trasmettere la loro passione e le loro competenze ad altre persone. Perché questa tradizione venga mantenuta e arricchita sempre”.

Il presepio artistico è visibile dalle 15:00 alle 18:00 fino a domenica 14 gennaio nella chiesa di San Martino a Gazzo Padovano. La strada dei presepi segna qui una tappa importante.

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