Fiordaliso si racconta: tour teatrale, Festival di Sanremo

Oscar Cacace all’interno del programma Jump ha intervistato Marina Fiordaliso che ha venduto nella sua carriera oltre sei milioni e mezzo di dischi. Hanno parlato della drammatica vicenda personale segnata dalla morte della madre, avvenuta a causa del coronavirus, del tour teatrale “Sul lago dorato” con Gianfranco D’Angelo e Corinne Clery, del Festival di Sanremo.

La carriera

Vincitrice a pari merito con Zucchero a Castrocaro nel 1981 con il brano “Scappa via”, Fiordaliso è la rivelazione del Festival di Sanremo nel 1982 con “Una sporca poesia” e ottiene il premio della critica nel 1983 con “Oramai”. La porta del successo internazionale si apre nel 1984 con “Non voglio mica la Luna” (guarda il video), la sua hit più famosa nel mondo che registra il record delle vendite sia in Italia che all’estero.

Nel 1988 l’interprete emiliana passa alla major Emi, che pensa per lei un’immagine più sofisticata anche grazie al lavoro di Dolce & Gabbana (Domenico Dolce e Stefano Gabbana), stilisti emergenti; la produzione artistica dei suoi brani, invece, viene affidata a Toto Cutugno, che scrive per lei la canzone neomelodica “Per noi”, con la quale Marina si classifica in ottava posizione al “Festival di Sanremo”.

Il 3 gennaio del 1989 dà alla luce il suo secondo figlio, Paolino: ciò non le impedisce di partecipare, poco più di un mese dopo, ancora a Sanremo, dove propone “Se non avessi te”, anche questo scritto da Toto Cutugno, che ottiene la sesta posizione in classifica.

Fiordaliso negli anni ’90 e 2000

Nel 1990 prende parte, con Milva e Mia Martini, alla trasmissione “Europa Europa”, dando alle stampe il disco di inediti “La vita si balla”; l’anno successivo è ancora sul palco dell’Ariston con “Il mare più grande che c’è (I love you man)”, singolo estratto dall’album “Il portico di Dio”.

Nel 2000 Fiordaliso incide un singolo in lingua araba, intitolato “Linda Linda”; due anni più tardi, invece, partecipa a Sanremo con “Accidenti a te”, scritto da Marco Falagiani e Giancarlo Bigazzi, che fa parte della raccolta “Risolutamente decisa”.

Dopo avere inciso con Pierangelo Bertoli “Pescatore”, incluso nel disco “301 Guerre fa”, nel 2003 la cantante dà alle stampe il singolo “Estate ’83”, mentre poco dopo diventa una delle concorrenti di “Music Farm”, reality show di Raidue in cui viene eliminata nella sfida con Riccardo Fogli.

Grazie alla popolarità ottenuta con il programma, nel settembre del 2004 entra nel cast di “Piazza Grande”, trasmissione di Raidue in cui affianca come co-conduttrice Mara Carfagna e Giancarlo Magalli. Nel 2006 viene chiamata dalla regista Manuela Metri per interpretare una delle protagoniste della versione italiana di “Menopause – The Musical”, che negli Stati Uniti ha avuto un notevole successo: anche in Italia la produzione ottiene un ottimo riscontro di pubblico, anche grazie alle attrici che affiancano Marina Fiordaliso (Crystal White, Fioretta Mari e Marisa Laurito).

Due anni più tardi Fiordaliso viene scelta come concorrente della terza edizione del reality show “La Talpa”, presentato da Paola Perego, ma viene eliminata dopo sole tre puntate.

Gli anni 2010

Il 2010 inizia con l’uscita di un nuovo singolo “Canto del Sole Inesauribile” testo riadattato da Kaballa’ su una poesia di Papa Wojityla , musica del maestro Fio Zanotti e contemporaneamente il ritorno in Teatro con Anima Rock il Fantamusical, di Sebastiano Bianco.

Dopo avere partecipato a una puntata della trasmissione di Raidue “I Love Italy”, nel 2012 è in tour con il suo nuovo lavoro “Sponsorizzata”; l’anno seguente, invece, è una delle concorrenti di “Tale e Quale Show”, presentato da Carlo Conti su Raiuno, in cui propone – tra le altre – le interpretazioni di Loredana Berté, di Tina Turner, di Gianna Nannini, di Mia Martini e di Aretha Franklin.

Tornata a “Tale e Quale Show” anche l’anno successivo, nel 2015 pubblica “Frikandò”, il suo nuovo disco di inediti. Il 12 maggio 2017 esce su ITunes il nuovo singolo della cantante “Senza una lacrima” che tratta il tema dell’eutanasia, il brano viene pubblicato a seguito dei fatti legati a Fabiano Antoniani, morto tramite suicidio assistito il 27 febbraio 2017 dopo 3 anni in stato di cecità e tetraplegia, situazione similare a quella vissuta dal fratello dell’artista negli anni precedenti..

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