
Questa mattina sono scattate le manette ai polsi per un consulente nel settore delle commesse navali, finito nella rete dei Carabinieri della Stazione di Marghera. A conclusione di un’articolata attività d’indagine in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione, 39enne cittadino originario di Palermo ma residente nel veneziano.
L’ispettore
Il professionista, ispettore in quota a ditta, incaricata dall’armatore di procedere a controlli sulla corretta esecuzione dei lavori di avanzamento della costruzione di grossa nave presso la Fincantieri di Marghera.
Era stato denunciato ai Carabinieri per le sue attività “poco trasparenti” dalla vittima, titolare di una ditta chiamata alla materiale esecuzione dei lavori di completamento del grosso naviglio.
L’estorsione
In sostanza, al titolare veniva richiesta la classica “tangente” per giungere alla agognata firma sul “nulla osta” circa la corretta esecuzione delle commesse intermedie, così da poter proseguire nei lavori e completare il lavoro appaltato.
E’ stato il coraggio dell’imprenditore, che si è recato dai Carabinieri per denunciare i soprusi, a far scattare le indagini.
L’Ispettore, colto in flagranza di incassare un “obolo” di quasi 2.500 Euro, è stato condotto agli arresti domiciliari in attesa della definizione del processo innanzi all’Autorità Giudiziaria.