Una Voce Forte

Elezioni in Sardegna: il vento gira anche in Veneto?

Vittorio e Davide, ospiti di 'Una Voce Forte', discutono sulle elezioni in Sardegna, l'evoluzione politica nel Veneto e il cambiamento nel centrodestra italiano

  In questa puntata di “Una Voce Forte” il nostro conduttore Riccardo Cecconi ha intervistato due ospiti sulle ultime tendenze politiche che accomunano la Sardegna al resto d’Italia, e in questo caso al Veneto.

La vittoria di Alessandra Todde e il futuro politico della Sardegna

La settimana scorsa c’è stata la tornata elettorale regionale in Sardegna. Ha vinto la candidata Alessandra Todde, dell’alleanza del centrosinistra, col 45,3%. Paolo Truzzu, il candidato del centrodestra ha perso per pochissimo. Questa vittoria ha fatto riflettere tutti gli elettori italiani. Questa vittoria segna un’inversione di tendenza?

Probabilmente il terzo mandato non verrà concesso ai presidenti di regione e per questo motivo Zaia non potrà candidarsi alle prossime elezioni che avverranno tra più di un anno.

La prospettiva di evoluzione politica del Veneto di Vittorio

Il nostro primo ospite è Vittorio, regista e attore sardo ma vive in Veneto ormai da 20 anni. Lui  ha preso molto favorevolmente la vittoria della Todde in Sardegna poiché l’amministrazione Truzzu e quella Solinas non hanno brillato. Lui ritiene che sia stata votata più la persona che l’appartenenza politica della stessa.

Per quanto riguarda il Veneto lui ritiene che sia troppo presto per confermare il cambio di posizione. Infatti, Vittorio ha visto una grande virata effettuata da Zaia verso temi vicini alla sinistra (per esempio il fine vita). Lui pensa che due mandati siano sufficienti, pur apprezzando l’attività decennale di Zaia.

L’imposizione della candidatura di Truzzu da parte della premier Meloni non è per Davide motivo di sconcerto, bensì pensa che sia il modus operandi di questo Governo e che questo possa accadere in altre regioni, quindi anche in Veneto. Parla di dinamiche politiche comuni tra destra e sinistra che riprendono un meccanismo top-down, senza perciò considerare realmente le esigenze dal basso.

Il nuovo corso del centrodestra, il pensiero di Davide

Davide è il nostro secondo ospite, è un responsabile per le risorse umane, un attivista di centrodestra e consigliere comunale. Lui pensa che sia una fase politica nuova in cui il centrodestra è in fase di evoluzione nella scelta della sua rappresentanza. Giorgia Meloni ha sempre più consenso e quindi stanno cambiando molto in fretta gli equilibri politici italiani.

In Sardegna non c’è stata una sconfitta di grande rilievo, perciò lui crede che questo avvenimento serva per conoscere e equilibrare ancora di più questi partiti richiedendo una classe dirigente diversa. Davide parla di un centrodestra nuovo che deve imparare a conoscersi meglio e questa è la causa della sconfitta.

In Veneto Fratelli d’Italia sicuramente pretenderà una maggiore partecipazione all’interno dell’istituzione Regione, afferma Davide, e sicuramente la Lega farà sentire i suoi numeri e la sua forza avuta in questa regione grazie a Zaia. La sinistra in Veneto è debole, quindi i giochi saranno molto aperti ma tra i partiti di destra.

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