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Covid-19: mancano i vaccini per fare i richiami

La situazione a chiari scuri sul fronte del covid. La curva continua a scendere, siamo sotto i numeri del picco di marzo, ma rimane l'incognita vaccini Pfizer

Oggi luci e ombre nel Veneto per quanto riguarda la situazione legata a Coronavirus, soprattutto nel veneziano dato che il calo dei contagi nel Veneto orientale consente la chiusura del punto Covid. La percentuale di mortalità per questa azienda sanitaria infatti è scesa al 22%, tra le più basse della Regione. Intanto però rimane l’emergenza legata al taglio delle forniture dei vaccini Pfitzer.

Tagliate le dosi destinate alle Regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia drammaticamente in testa per quanto riguarda la decurtazione) e ritardano ancora le consegne di quelle previste. GUARDA ANCHE: Ospedale di Jesolo: chiude la sezione “Covid 4”

La proposta per i vaccini: produzione su licenza nei territori

Un suggerimento è arrivato questa mattina dall’immunologa di Padova Antonella Viola. La dottoressa ha esortato l’Italia a stipulare accordi con le aziende che detengono il brevetto dei vaccini e iniziare a produrli sul nostro territorio.

“La strada dovrebbe essere la produzione su licenza piuttosto di aspettare le case madri, le aziende che sono sui territori potrebbero fare accordi e iniziare la produzione”. Ha spiegato l’immunologa.

La vitamina D determinante per evitare i decessi e le terapie intensive

Ma oggi è arrivata anche una novità dal punto di vista della ricerca e sempre dall’Università di Padova. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients infatti, l’impiego della vitamina D nella cura dei pazienti affetti da Coronavirus sarebbe determinante per evitare i decessi e gli spostamenti in terapia intensiva.

Zaia, non abbassiamo la guardia

Il governatore della regione Veneto continua a raccomandare di non abbassare la guardia, anche perché ora la campagna vaccinale sta subendo un rallentamento. “Con 339 terapie Intensive, la notizia di oggi è che siamo scesi sotto il valore massimo di marzo. La situazione è ancora pesante a livello ospedaliero perché abbiamo 339 persone in terapia intensiva Covid che hanno diritto a tutte le cure”.

Abbiamo bisogno di altre 100mila dosi per fare i richiami

“Oggi c’è slittata di 24 ore la fornitura di vaccini. L’altro ieri sera altra doccia fredda, ci è arrivata la notizia di nuovo di una riduzione della fornitura anche per la prossima settimana. Di certo noi con questi numeri non riusciamo più a fare campagna vaccinale. Non riusciamo a fare le prime dosi, dobbiamo concentrarci e fare in modo di recuperare tutto quello che c’è per fare le seconde dosi”.

“Avendo fatto più di 100.000 vaccini abbiamo bisogno di 100 mila dosi per vaccinare con il richiamo tutti. Spero vivamente che si risolva questo questo problema. É bene chiarire che l’azienda ha rapporti contrattuali con il Governo, con la struttura commissariale. Dopodiché, in tutta sincerità noi non abbiamo letto il contratto”. Queste le parole del governatore Luca Zaia in merito ai vaccini.

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