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Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

Una panchina rossa, per ricordare le violenze inferte alle donne. Da oggi ce n’è una anche nel parco di Villa Franchin

E’ stata posta davanti alle due magnolie piantate nel 2016 dall’Amministrazione comunale e dedicate a due ragazze veneziane tragicamente scomparse. La prima, Eleonora Noventa, studentessa sedicenne uccisa a colpi di pistola nel 2010 dall’ex fidanzato.

E’ un po’ il simbolo delle donne ammazzate dai loro compagni. La seconda, la ricercatrice ventottenne Valeria Solesin, morta al Bataclan durante gli attacchi terroristici a Parigi del novembre 2015. E’ il simbolo della violenza del terrorismo islamico.

Non a caso è stato scelto il parco di Villa Franchin, l’edificio è la sede del Centro Donna e Centro Antiviolenza del Comune di Venezia. L’iniziativa, a cura della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine interprovinciale dei Chimici del Veneto, in collaborazione con il Comune di Venezia, nasce dall’adesione al progetto, che si sta diffondendo in tutta Italia, di installare in una location significativa, una panchina verniciata di rosso. Da quando L’artista Karim Cherif fu la prima a dipingere gli occhi di donna su una panchina rossa indicando gli occhi come lo specchio dell’anima.

L’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin ha invece reso noto che l’ente investe un milione di euro ogni anno per preparare oltre 3 mila medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, forze dell’ordine e legali a riconoscere e affrontare nel modo migliore i casi di violenza, in particolare quella nascosta e negata.

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