Cronaca

Mestre, rapinato con coltello per strada: presi gli aggressori

La polizia li ha catturati la notte scorsa, subito dopo la denuncia della vittima che era stata rapinata in via Bembo, a Mestre

Due tunisini rapinano e feriscono con un coltello ed un collo di bottiglia un marocchino. Gli aggressori sono stati subito arrestati dalla volante a Mestre.

L’aggressione a Mestre

Alle due di questa notte un cittadino residente in via Bembo a Mestre ha segnalato la presenza di uomo insanguinato nella via. Quest’ultimo richiedeva l’intervento della Polizia. Poco dopo, una voltante si è recata sul posto rintracciando l’uomo, un cittadino di nazionalità marocchina, che aveva effettivamente le mani coperte di sangue. Questi riferiva di essere stato avvicinato nei pressi della chiesa di via Bembo da due individui, anch’essi nordafricani. Quest’ultimi lo avrebbero minacciato con un coltello ed un collo di bottiglia mentre gli intimavano di dare loro il giaccone ed il portafoglio.

L’aggredito si sarebbe però ribellato. Da questo sarebbe nata una colluttazione nel corso della quale l’uomo è stato percosso e ferito alla mano sinistra. I due, dopo essere riusciti ad entrare in possesso del giaccone e del portafoglio dell’uomo, si sono dileguati.

L’intervento della Polizia

Il derubato, dopo essere stato soccorso dalla Polizia, ha fornito una descrizione dettagliata degli aggressori. I due sono stati rintracciati poco dopo dagli uomini delle Volanti in via della Pila a Marghera, all’interno di uno stabile abbandonato. Dopo una rocambolesca fuga, dove i due hanno prima cercato di saltare dal primo piano ed allontanarsi verso la tangenziale, sono stati bloccati in via Piave. Entrambi avevano i vestiti macchiati di sangue. Inoltre, il primo presentava ferite da taglio alla mano destra, mentre il secondo era in possesso di documenti di identità risultati poi rubati nel 2019.

Portati in Questura, i due hanno fornito false generalità, reato per il quale sono stati successivamente denunciati. Sono stati poi identificati in R.T e A.L.: due cittadini di nazionalità tunisina, con numerosi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di immigrazione clandestina e stupefacenti.

I due sono stati riconosciuti dalla vittima e sottoposti a fermo di indiziato di delitto poiché sospettati del reato di rapina aggravata in concorso. Sono stati inoltre denunciati per il reato di lesioni personali e A.L. è stato inoltre denunciato per il reato di ricettazione per i documenti rubati trovati in suo possesso.

Inoltre, tutti i soggetti coinvolti nella vicenda sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle disposizioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.

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